Alla fine si è avverato esattamente quello che avevamo pronosticato. Contrariamente ad ogni criterio logico e geografico, la LND ha stravolto la composizione dei gironi. In che modo? Ha dimenticato che Nola, Portici, Palma Campania, Angri, Pagani e Sorrento sono più a sud di Afragola e Santa Maria Capua Vetere. Arzachena, Sarrabus Ogliastra, Uri e Ilvamaddalena dovranno fare tripli salti mortali per tornare a casa dopo aver giocato contro Nola, Portici, Palmese, Angri, Sorrento e Paganese. Anche anticipando le partite alle 14 sarà quasi impossibile riuscire a rientrare sull’isola in giornata. Perché mai obbligare Afragolese e Gladiator a misurarsi con formazioni pugliesi e lucane che geograficamente sono molto più distanti rispetto al sud della Campania? Qualcuno ha voluto giustificare tale scelta con ‘un criterio di alternanza’ che però le scorse stagioni non era assolutamente stato neppure lontanamente pensato. Invece di abbattere i costi che si fa? Si aumentano? Perché inserire il Gladiator nell’H e non nell’I? In fondo con le pugliesi i sammaritani già c’erano stati appena due stagioni fa… Ogni altro commento appare fuori luogo.
E poi un altro fattore importantissimo che è stato totalmente ignorato è quello della sicurezza. Nel girone G troviamo Angri e Pagani che storicamente non si sono mai amate (diciamo così). Stesso discorso per Casertana-Paganese e Palmese-Casertana. Nel girone H il capolavoro è stato inserire Cavese e Nocerina che sono un po’ come Pisa e Livorno, Capuleti e Montecchi, Milan-Inter, insomma non si possono vedere. Eppure l’Osservatorio per le Manifestazioni sportive (il Casms) era stato chiaro con i vertici della Lega Dilettanti: evitare, nei limiti del possibile, incroci pericolosi tra tifoserie rivali. Tutti i club campani sono rivali, questa la risposta più scontata, ma con tre gironi a disposizione si poteva fare di meglio. Prepariamoci a tante gare senza tifoserie ospiti perché è fin troppo facile in Italia chiudere un settore senza risolvere il problema alla base.