CASERTA – A distanza di giorni, i protagonisti del match di domenica stanno metabolizzando quanto accaduto e quanto poteva accadere. Ognuno porta con sé quegli attimi terribili, così come Vincenzo Feola che dichiara ancora scosso dall’incidente occorso a Vladislavs Kapustins: “Non ho avuto neppure il coraggio di avvicinarmi. Immaginavo la sua famiglia, i compagni. Poteva essere un figlio di ognuno di noi. Rischiare la vita per una partita di calcio è impensabile. In quel momento la partita non conta più”.
I PLAY-OFF. Naturale è la priorità di tale argomento su ogni altro discorso, ma pian piano il trainer rossoblu guarda avanti e si esprime sul ritorno dei falchetti nei play-off: “Sono contento per i ragazzi. Alla vigilia avevo detto di essere fiducioso. Ero contento perché la squadra, sebbene si sia sempre allenata bene, questa settimana aveva mostrato qualcosa di più. Era stata più lucida e pimpante. Ed avevamo recupero qualche calciatore in più. Avevo detto ai ragazzi che questa era una gara da dentro o fuori. Bisognava vincere per puntare all’obiettivo play-off. Occasioni sciupate? Beh, preferisco pensare che abbiamo creato tanto. Sono contento per la prestazione, per come abbiamo interpretato la gara. Non dimentichiamo che di fronte c’era un Rotonda che, senza penalizzazione, avrebbe 47 punti. E’ una squadra forte, di categoria. E, con tutto ciò, non hanno mai tirato in porta. Un plauso alla squadra che ha sfoderato la prestazione che doveva e centrato in tre punti”.
LA MINA VAGANTE. Infine il trainer si sofferma sull’errore di Felleca davanti alla porta ed al rush finale: “Occasione sprecata da Felleca? Ci può stare. Soprattutto quando si dà tutto in campo. Tutta la squadra si è dannata, ha corso e lottato. Questa è la cosa più importante. I play-off o li giochiamo per vincere o non servono. Oggi ho avuto la conferma che saremo la mina vagante. Pensiamo a centrare prima questo traguardo nelle prossime due difficili partite, poi parleremo di quello che sarà. Ho creduto nei play-off prima, figuriamoci adesso che siamo riusciti ad agganciarli”.