Dopo la vittoria per 2-1 nella semifinale play-off con la Sessana, la nostra redazione ha intervistato il presidente rossoblu Angelo Freda. Il suo Cellole la prossima settimana è atteso dalla finalissima con il Ponte nello spareggio che vale l’approdo in Eccellenza.
LA PROGRAMMAZIONE. “Il lavoro che è stato fatto parte da lontano ed è stato difficile, faticoso e pieno di insidie. Ho dovuto superare tanti ostacoli ritrovandomi spesso a fare scelte solo contro tutti, ma sono orgoglioso di quanto realizzato fino ad oggi con questa società. Tutti, dai dirigenti agli sponsor, ai tifosi passando per i calciatori e lo staff abbiamo fatto enormi sacrifici e li ringrazio. Ora manca solo l’ultimo step”.
LA SVOLTA. “A dicembre ci siamo resi conto che dovevamo cambiare qualcosa e potenziare la squadra. Ringraziamo chi è stato con noi e poi è andato via, ma chi è arrivato li ha sostituiti degnamente e i risultati si vedono”.
IL BIG MATH COL PONTE. “Arriviamo sereni e tranquilli alla partita con il Ponte con una squadra esperta e giovane allo stesso tempo che gioca un buon calcio. Li abbiamo già affrontati in campionato e sappiamo le insidie di questa partita, ma ce la metteremo tutta per portare a casa il risultato”.
LA VICINANZA DELLE ISTITUZIONI. “Volevo ringraziare tutta l’amministrazione comunale per la vicinanza e la concretezza che ci ha dimostrato permettendoci la disputa della gara in casa. In pochi giorni è stata montata una tribuna nel settore ospiti e sono stati rifatti i bagni. Questo per noi è stato un grande segnale e siamo felici che sia creata una buona sinergia. Ci tengo allo stesso tempo a dedicare un pensiero anche alle amministrazioni precedenti perché ognuno a suo modo ha dato un contributo per migliorare la nostra struttura”.
GLI OSTACOLI. “Prima della partita con la Sessana c’è chi ha tentato di ostacolarci in tutte le maniere con comunicazioni a Prefettura, Lega e Carabinieri, lamentandosi che il nostro stadio non fosse all’altezza di ospitare questa partita. Abbiamo passato momenti bui ma grazie al Sindaco e al Delegato allo Sport siamo riusciti a risolvere le criticità. Il sindaco ed io ci siamo presi entrambi la responsabilità sulla struttura e tutto è andato come previsto. Spero che sabato ci sia una situazione diversa e venga ampliata la capienza rispetto alle 150 persone del derby. Io credo che basti semplicemente la buona volontà per realizzare anche questo ulteriore sforzo”.
LA RISALITA. “Avevo ereditato una situazione difficile quando ho rilevato la società e dovevo scegliere se mollare tutto o portare in alto i colori del Cellole e ho scelto la seconda strada. Non mi aspettavo di arrivare a giocarci l’Eccellenza, ma difendendo a spada tratta mister Cimino e i calciatori alla fine siamo riusciti a portare questa squadra a giocarsi qualcosa di importante. Per noi sarà importante anche il rientro di Carlo Lepore, che ritorna dopo un infortunio”.
I RIMPIANTI. “Abbiamo giocato per circa due mesi con ben 7 titolari in meno. Villa Literno, a cui faccio i complimenti per la vittoria di campionato e coppa, Ponte e Pietrelcina sono tutte squadre competitive, ma credo che se avessimo giocato ad armi pari avremmo potuto lottare fino alla fine”.
LA RICONCILIAZIONE CON I TIFOSI. “Con i nostri tifosi c’è stato qualche malinteso nell’arco del campionato ma ormai è acqua passata. Gli ultras come noi volevano che la squadra reagisse nei momenti difficili perché ne conoscevano il potenziale. Loro sono il nostro dodicesimo uomo in campo e sabato li vogliamo di nuovo tutti allo stadio per una grande giornata di sport”.