AVERSA – L’annuncio d’addio di Guglielmo Pellegrino ha squarciato quel velo di serenità calcistica che Aversa stava attraversando sul piano dei risultati (CLICCA QUI PER LEGGERE). Sebbene i problemi logistici e l’immobilismo dell’imprenditoria locale nei confronti del club normanno fossero evidenti già da tempo, i risultati positivi della truppa di Giovanni Sannazzaro avevano fatto presupporre che tutto stava andando nel verso giusto. Ed invece no, con il presidente aversano che ha deciso di gettare la spugna, deluso dal mancato sostegno dell’Amministrazione Comunale e di una città che di ricchezza ne ha ma, a quanto pare, non ritiene il calcio una priorità.
LE AVANCES. Subito dopo la pubblicazione del comunicato stampa, che sa tanto di lettera d’addio definitivo, con l’imprenditore aversano che sembra essere irremovibile nella sua decisione, diversi addetti ai lavori si sono fiondati a chiedere informazioni sul titolo. Con la salvezza in tasca (serve solo la matematica per l’ufficialità), la Serie D fa gola a diverse piazze che da tempo non riescono a tornare nella ‘quarta serie’. Secondo i beneinformati, i sodalizi che attualmente detengono le proprietà di Ercolanese (il club di Eccellenza), Mondragone ed Albanova sarebbero interessati ed a loro si aggiunge anche Arnaldo Tudisco, fino a pochi giorni fa presidente della Virtus Campania e voglioso di riportare l’Interregionale a Ponticelli.
PRIORITÀ AGLI AVERSANI. E non è finita qui. Di fatti diverse società che sono immischiate nella lotta promozione e play-off di Eccellenza ci stanno facendo un pensierino, qualora i loro percorsi dovessero finire male. Fatto sta che Pellegrino, ascoltando radio calciomercato, avrebbe dato priorità alla classe imprenditoriale di Aversa fino alla fine di maggio, poiché spera che il titolo resti nella sua città natale. Ma se nessun aversano dovesse presentarsi, allora prenderà in considerazione le offerte che gli arriveranno. Adesso manca tanto alla fine della stagione calcistica e le varie avances vanno confermate, però la sensazione è che qualcuno ad Aversa (sindaco compreso) debba muoversi se non vuol perdere il calcio a certi livelli in città.