CASERTA – La fantasia di Mohamed Mansour è una delle caratteristiche che spiccano nella Casertana. Bello da vedere con i suoi dribbling e le sue aperture di gran classe, il funambolo classe ’95 di Sant’Arpino è sempre più al centro del progetto rossoblu. La sua doppietta di pregevole fattura ha messo al tappeto il Sorrento e lo porta a quota 3 goal, insieme ai svariati assist che ha compiuto per i compagni di squadra.
IL PRINCIPE. Per Eddy, così come è chiamato affettuosamente, la Casertana equivale ad una delle esperienze più stimolanti della sua carriera, come il Bisceglie in Serie C la passata stagione. Tanto si sta giocando anche perché il suo augurio è di riconquistare il professionismo insieme ai falchetti. Dopo tanti campi polverosi calcati in carriera sin dall’età di quindici anni nel casertano, l’ex Ancona può ambire a palcoscenici prestigiosi: “Il Principe” dai piedi fatati lo ha dimostrato lo scorso anno con l’indimenticabile goal al Palermo.
L’ORGOGLIO. La famiglia è tutto per lui, così come confida: “Ogni traguardo lo dedico ai miei genitori. Sono il mio orgoglio e cerco di rendere loro orgogliosi di me. Ci voleva una svolta dopo questi tre stop. Ma credo che già a Francavilla, nonostante la sconfitta immeritata, si sia vista una Casertana diversa. Domenica abbiamo vinto giocando con carattere e mostrando un buon calcio”.
CAMBIO DI ROTTA. Il calciatore italo-marocchino spiega cosa è accaduto nello spogliatoio dopo le tre sconfitte consecutive: “Domenica, a prescindere dall’avversario, bisognava cambiare radicalmente rotta. In settimana abbiamo lavorato come sempre. Ci siamo confrontati all’interno dello spogliatoio. Ci siamo compattati e guardati negli occhi. Abbiamo capito che bisogna essere cattivi perché contro la Casertana tutte danno sempre di più. Dovevamo venirne fuori assolutamente. In questo girone non si può mollare un centimetro. Non c’è una squadra destinata ad ammazzare il campionato e si lotterà fino all’ultima giornata”.