Poche volte coach Pino Sacripanti è entrato ‘duro’ su un suo giocatore. Molte volte, anzi quasi sempre, è stato il primo difensore dell’atleta colpito dalla scure della stampa e della tifoseria. Ha sempre usato toni pacati, cercando di far distogliere l’attenzione sull’indiziato di turno per spostarla altrove. Stavolta neanche Sacripanti è riuscito ad essere diplomatico ed a difendere la nuova scialba prestazione di Diego Ciorciari: «Chi entra in campo deve farsi trovare pronto. Punto». Poche parole che sono la bocciatura definitiva per il playmaker argentino, corpo estraneo ad un gruppo che continua a conquistare consensi ed applausi. Nelle sconfitte come nelle vittorie. Il ragazzo di Santa Fe, purtroppo, ha ciccato prima di tutto mentalmente, si è quasi escluso da solo (in perfetto stile Jamar Butler verrebbe da citare). Sacripanti, anche se non lo dice, l’aveva bocciato nella sfida giocata una settimana fa nel ‘suo’ Pianella. Pochi minuti in campo nel primo tempo e ‘panchinato’ nella ripresa. Lo stesso copione di domenica contro Milano. L’argentino è in rotta di collisione: non gradisce lo scarso minutaggio, non riesce ad esprimersi al suo meglio e non fa neanche gruppo col resto della squadra che, invece, sta cercando di stimolarlo in tutti i modi. Ormai è fatta per la rescissione del contratto (la Juve paga solo fin quando il play resta a Caserta) con l’uscita definitiva quando è preso il sostituto. Al momento si parla solo di Anthony Giovacchini ma non è escluso che Sacripanti stia pensando a qualche giocatore italiano. Il club ha fatto sapere al coach di andare al risparmio ancora una volta e di non utilizzare gli stessi soldi previsti dal contratto con Ciorciari. L’argentino, nel frattempo, resta a disposizione della Juve in attesa di trovare una nuova sistematzione.
Intanto la Juve continua, indirettamente, a segnare il destino delle big cadute sul suo sentiero: dopo la vittoria a Siena, il Montepaschi decise di tagliare Summers e prendere il buon Rakocevic. Adesso è il turno di Milano: visto che Gallinari ha la valigia pronta per Denver, pare essere imminente l’assalto decisivo dell’Armani per acquistare l’ala casertana Alessandro Gentile. Nel corso dell’estate si era parlato molto di questa ipotesi, ma ora sembra che i giochi passano farsi. Il ‘predestinato’ della Benetton ha la strada spianata verso il capoluogo lombardo e bisogna limare i dettagli dell’operazione (forse potrebbe essere usato Viggiano e tani soldi nell’affare) In contemporanea la stessa Milano va a caccia di un playmaker da affiancare a Omar Cook, finora molto deludente. Perdere con Caserta, dunque, non fa bene.