AVERSA – Il nono turno del girone I di Serie D vedrà, allo stadio “Augusto Bisceglia”, una sfida all’insegna del campanilismo: Real Aversa-Portici. La squadra napoletana vanta una storia importante difatti ha disputato 3 campionati di Serie C e ben 26 di Serie D. I biancazzurri sono guidati da Salvatore Sarnataro, artefice proprio con il Portici di una storia d’amore nata nel 2009 che ha portato la squadra napoletana dalla Terza Categoria all’Eccellenza. Successivamente il tecnico ha continuato la gavetta sposando i progetti di San Giorgio, Puteolana, Albanova, Pianura e Sporting Barra e, nell’estate del 2021, c’è stato il magico ritorno di Sarnataro sulla panchina della compagine all’ombra del Vesuvio. Attualmente i napoletani con 4 vittorie, 1 pareggio e tre sconfitte, si trovano in settima posizione, a 13 punti (parità di punteggio con la Città di Sant’Agata) a -4 dal Real Aversa. Il match che andrà in scena domenica 31 ottobre alle ore 14:30 vedrà da un lato i ragazzi del tecnico Sannazzaro che andranno a caccia della vittoria per confermarsi e continuare a far bene, dall’altro ci saranno i biancazzurri del Portici che, reduci da tre sconfitte, lotteranno con le unghie e con i denti per portare a casa i tre punti. Due squadre giovani alla ricerca della conquista dell’intero bottino: che vinca il migliore.
I PUNTI DI FORZA DEL PORTICI. Tra gli acquisti estivi più importanti per il reparto offensivo c’è Giovanni Romano, il classe ’96 ex Savoia, Polisportiva Santa Maria ed Aversa è un’ala destra adattabile anche a sinistra, ha messo a segno già un assist e 2 reti siglando il gol vittoria contro il Troina. Nella fase di centrocampo c’è lo spessore di Vincenzo Carrotta, casertano classe 1995 arrivato dall’Afragolese, precedentemente tra le altre ha vestito le maglie di Nocerina, Fidelis Andria e Juve Stabia. Carrotta è un centrocampista centrale ed ha messo a segno una marcatura nella prima giornata di campionato ai danni del Giarre. Un’altra freccia importante nell’arco di Sarnataro è Marco Castagna, classe 1998 e nativo di Napoli il suo ruolo naturale è centrale di centrocampo ma, essendo un calciatore molto duttile, può giocare anche come ala sinistra ed ala destra. Se si parla invece, di finalizzatori, è impossibile per la squadra napoletana non citare Salvatore Manfrellotti, prima punta ma adattabile anche a seconda punta, nato a Napoli nel 1994. Manfrellotti, veterano della categoria ed ex Messina, Bisceglie, Nardò, Fiuggi e chi più ne ha più ne metta è destro di piede per 1.83 cm ed ha già messo in chiaro la voglia di segnare e gioire con i biancazzurri, è già a quota 3 reti ed un assist firmati.