Il primo volto nuovo dell’era Ferraro è Augusto Burgos. Centrocampista con nazionalità italiana ma di chiare origini argentine, ha seguito il neo allenatore nella nuova avventura all’ombra della Reggia. Fisico asciutto, capelli lunghi, un mediano capace di giocare sia al centro che sulla fascia. Un innesto di qualità che dalla prossima settimana sarà pronto per scendere in campo. Il doppio giallo rimediato negli scorsi playoff lo esclude dal match di domani anche se per sua stessa ammissione gli manca il ritmo partita. “Arrivo a Caserta con tanto entusiasmo e consapevole di giocarmi una grossa possibilità. In questi mesi sono rimasto in allenamento, ma ho bisogno di riacquistare l’intensità di gara. Ancora una settimana e credo di raggiungere i miei nuovi compagni dal punto di vista atletico”. A proposito di compagni, Burgos ritrova Ginobili, Mortelliti, Di Ruocco, avversari fino ad un anno fa e adesso tutti uniti per la stessa causa: “Mi sembra un gran bel gruppo. Sono l’ultimo arrivato ed è chiaro che ho bisogno di un paio di giorni per imparare i nomi. Però mi hanno accolto benissimo e sono contento di aver scelto Caserta. Con la società non ci siamo neppure seduti a tavolino, il tempo di presentarci ed eravamo d’accordo su tutto. Ora non resta che far parlare il campo. Sono un tipo schivo, non amo i riflettori delle tv né le interviste. Voglio dimostrare quanto valgo sul terreno di gioco. Questa è una sfida parecchio stimolante: ho avuto la possibilità di studiare il girone. In cinque punti ci sono sette-otto compagini che possono vincere. L’equilibrio verrà rotto solo alla fine e allora dovremo farci trovare pronti. La Casertana? Per un calciatore è un punto di arrivo, però io non mi accontento. Voglio vincere un campionato e riportarla in Lega Pro. Lo merita”.