In tempi di Europei, dove si sfidano le migliori nazionali del continente, è bene comunque ricordare i calciatori che in terra italiana hanno fatto sognare piazze di provincia con la loro tecnica. I casi di due fenomeni del calcio campano come Ciccio Tavano e Totò Di Natale sono tra i più emblematici degli ultimi vent’anni. Il primo, nativo di Caserta, ha avuto una carriera importante che si è districata tra la Serie A, la Serie B e finanche la Liga spagnola, campionato nel quale ha militato con il Valencia, un club nel quale sono approdati diversi italiani negli ultimi decenni. Tavano, attualmente al Prato, squadra che milita nella Serie D, ha fatto molto parlare di sé nei primi quindici anni del nuovo millennio, quando ha effettuato un viaggio di andata e ritorno da Empoli, città nel cui club è diventato un idolo, passando per Valencia, Roma e Livorno.
Dotato di una grande tecnica individuale e di una velocità palla al piede importante, l’attaccante esterno classe 1979 ha realizzato la sua migliore stagione di sempre nell’annata 2005-06, quando con l’Empoli realizzò ben 19 reti in 37 partite, mettendo così a segno il suo record di reti nella massima serie. L’estate successiva a quell’exploit, Tavano fu persino convocato da Marcello Lippi nel gruppo di preparazione al mondiale 2006 della nazionale italiana, la quale adesso figura tra le outsider più insidiose dell’Europeo secondo le scommesse sul calcio online. Sebbene in seguito non venne incluso nella lista definitiva per il mondiale tedesco, nel quale l’Italia si affermò in finale sulla Francia, l’attaccante casertano avrebbe poi preso lo slancio per un salto di qualità per andare prima al Valencia e poi alla Roma, squadra con la quale avrebbe vinto il suo unico titolo di sempre, ossia la Coppa Italia 2006-07 in una strepitosa finale contro l’Inter di Roberto Mancini. Ciò nonostante, il passaggio di Tavano alla Roma non fu dei migliori e dopo l’esperienza romana decise di andare al Livorno, dove avrebbe giocato quattro stagioni prima di tornare all’Empoli, squadra della quale è diventato il massimo goleador di sempre con 120 reti all’attivo.
Come Tavano, anche Di Natale ha preso in quel di Empoli la rincorsa per poter dimostrare tutto il suo talento. Il classe 1977 di Napoli avrebbe disputato cinque stagioni al Carlo Castellani segnando 49 reti, per poi fare il salto in un’Udinese nella quale avrebbe trovato la sua dimensione. Anch’egli dotato di una tecnica sopraffina e abilissimo nel portare con sé la palla senza perdere velocità, Di Natale avrebbe poi vissuto una strepitosa parte di carriera dopo i trent’anni. Capocannoniere della Serie A in due occasioni e capace di andare oltre le 20 reti in campionato per quattro annate consecutive dal 2009 al 2013, anche quest’altro folletto campano avrebbe illuminato di classe e goal la Serie A. Quest’ultimo è stato inoltre convocato 42 volte in nazionale, segnando ben 11 reti, una delle quali all’Euro 2012 contro la Spagna, a dimostrazione di un potenziale enorme.