A distanza di quindici giorni ci risiamo. Terza sconfitta consecutiva esterna per la Casertana che lontano dal Pinto non sa proprio vincere. A Trani ci si trincerò dietro una direzione di gara discutibile e le pessime condizioni del campo. Oggi invece non c’è alibi che tenga. Non ci sono scusanti. Sull’isola sono emersi tutti i problemi strutturali di una rosa che ha bisogno di urgenti ritocchi. Possiamo girarla come preferite, ma i guai sono sempre a monte. Potremmo prendercela con la difesa che nella ripresa si è concessa agli attaccanti gialloblù. Potremmo crocifiggere il povero Francesco Pingue reo di aver propiziato l’1-1, procurato il rigore (fallito da Sarli). Si potrebbe invocare la sfortuna per quel tiro di Majella a tu per tu con Incarnato dopo il 2-1 di Sarli. Aria fritta. Inutile prenderci(vi) in giro. I mali della Casertana sono nel modulo, in un centrocampo che per uomini e numeri non riesce a tenere il ritmo avversario, non protegge adeguatamente il reparto arretrato e mal supporto l’attacco. A Feola non è bastata neppure la settimana di ‘mutismo’ per invertire il trend negativo. Oggi abbiamo visto sempre gli stessi errori o se preferite orrori. Perchè quando una squadra dopo l’1-0 si ferma, quando non si fa nulla per arginare gli esterni avversari, quando sotto di una rete non si cambia e si continua ad insesistere affidandosi al detto ‘palla lunga e pedalare’ con lanci scriteriati senza costruire una benchè minima azione, ecco spiegata l’ennesima debacle. La Casertana ha il mal di trasferta ed è innegabile. Ne avremmo voluto parlare con i calciatori, ancor più con il mister. Ma hanno fatto scena muta e ci ha pensato Tommaso Petrillo a dare una spiegazione al 3-1. Le parole del dirigente (il futuro dell’allenatore non lo conosco poichè devo prima parlare con il presidente) sono sembrate sibilline. Che sia finita l’avventura del mister? Prima di dare risposte meglio riavvolgere il nastro di queste dodici giornate e rendersi conto che vista la bassa qualità del girone non si poteva fallire. E se nelle prossime ore qualcuno preparasse le valigie, la notizia non sorprenderebbe più di tanto.