SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il ‘figliol prodigo’ è tornato. Prendendo in riferimento la famosa parabola di Gesù, raccontata nel Vangelo secondo Luca, il Gladiator riabbraccia Antonio Di Paola dopo sei mesi di lontananza. In estate l’attaccante classe ’91 aveva lasciato il team neroazzurro, malgrado la riconferma per la terza stagione consecutiva. La consistenza economica dell’offerta della Frattese aveva ingolosito l’ex freccia del Savoia e dell’Afragolese che si era lasciato tentare e lo aveva spinto a cambiare aria, dopo due anni all’ombra dell’Anfiteatro.
SEI MESI DI LONTANANZA. Con il club sammaritano aveva totalizzato fino ad ora 67 presenze e 20 goal, contribuendo alla conquista della Serie D. Poi in estate la Frattese è diventata la sua nuova destinazione ma ha avuto poco tempo per dimostrare il suo valore a causa dello stop del campionato d’Eccellenza, così si è trasferito poche settimane fa alla Puteolana 1902, nell’ambito del passaggio di quasi tutta la squadra da Frattamaggiore a Pozzuoli con il presidente Adamo Guarino. Ma qualcosa non è andato nel verso giusto e da ieri si è vociferato di un suo addio alla piazza flegrea. Neanche il tempo di far circolare la notizia che il Gladiator si è fiondato su di lui e lo ha convinto a tornare.
LA PARABOLA. Sei mesi di lontananza sono bastati al forte attaccante per capire cosa aveva lasciato e cosa invece aveva trovato nei lidi frattesi e puteolani. Così si concilia in un unica storia la ‘parabola del figlio perso e ritrovato’, Antonio Di Paola, e la ‘parabola del padre misericordioso’, il Gladiator, che lo ha riaccolto tra le sue braccia.