FOGGIA – Il campionato è in pausa e la ripresa delle competizioni ufficiali è fissata per l’11 gennaio, ma c’è una grande squadra che può ritenersi soddisfatta di questo 2020: è il Foggia che ha festeggiato lo scorso maggio il centenario. I rossoneri sono tornati nei professionisti dopo il ripescaggio ed il secondo posto nel girone H dietro il Bitonto, successivamente condannato dopo l’illecito sportivo con il Picerno. Nella seconda parte dell’anno il Foggia ha stupito tutti ed onestamente nessuno poteva aspettarsi questa posizione di classifica dopo l’inizio della stagione. Non era nemmeno partito ufficialmente il campionato che i diavoli hanno avuto un duplice cambio in panchina: è stato l’eccentrico ed attuale allenatore del Potenza Eziolino Capuano ad accettare l’offerta prima delle dimissioni di fine settembre, successivamente è stata la volta di Vincenzo Maiuri (appena esonerato dalla Cavese) a “traghettare” per dieci giorni la squadra lasciandola per divergenze di mercato. Il presidente Felleca a poche ore dall’inizio della prima gara ufficiale dei rossoneri presenta alla stampa Marco Marchionni, l’ex centrocampista di Parma, Juventus e Fiorentina alla prima esperienza in panchina dopo aver fatto da secondo a Silvio Baldini alla Carrarese sempre in C.
Benedetto il derby. Il campionato del Foggia parte male con la squadra ancora in costruzione, una vittoria contro il Potenza e poi quattro sconfitte di seguito iniziano a far storcere il naso alla piazza che è già in contestazione con l’attuale società. Ma la stagione del Foggia cambia diametralmente faccia dopo l’1-0 firmato Alessio Curcio nel derby contro il Bari, da quel momento la squadra inizia a crescere di partita in partita collezionando dieci punti in quattro gare con il solo pari interno allo “Zaccheria” contro l’altra neopromossa terribile chiamata Turris. Il 2-0 con il Teramo in trasferta sembra riportare sui binari della normalità il Foggia che però da quel momento non perde più: sei risultati utili consecutivi, nelle ultime cinque gare la squadra di Marchionni ha collezionato 13 punti come la capolista Ternana ed è reduce dalla doppia vittoria in trasferta a Monopoli e Pagani. Di tutt’altro “sapore” l’episodio accaduto ad inizio dicembre all’ex capitano dei satanelli (CLICCA QUI ) Gentile ad inizio dicembre, una parentesi alquanto stonata vista la situazione in classifica foggiana. Una terza piazza a quota 27 punti insieme a Teramo, Catanzaro, Avellino e Catania, in città c’è chi inizia a pensare ad un clamoroso doppio salto attraverso i play-off, ma la stagione è ancora molto lunga.
Protagonisti. Se lo stesso Marchionni vola in basso e pensa a partita dopo partita, il Foggia intanto si coccola i tre gioielli che hanno letteralmente fatto la differenza nelle ultime gare. Il protagonista è sicuramente l’uomo-derby Alessio Curcio a quota nove reti in campionato, il calciatore dai goal pesanti che sta portando in alto il Foggia. Ma nelle ultime gare, con la vena realizzativa di Curcio sempre attiva, sono Filippo “Pippo” D’Andrea e Michele Rocca a fare la voce grossa. D’Andrea, classe ’98 e alla prima esperienza nei professionisti dopo la Serie D all’Atletico Fiuggi, ha timbrato il cartellino tre volte nelle ultime cinque partite con le reti pesanti con il Palermo e a Vibo Valentia. Goal di un certo peso anche per Michele Rocca, il centrocampista milanese che ha vinto il campionato Primavera con i nerazzurri e ha avuto l’onore di esordire in A con la Sampdoria, ha fatto il proprio debutto contro il Bari, un amuleto che ha siglato quattro delle sue cinque reti nelle ultime sei. Occhio a quei tre, il Foggia si candida ad essere la variabile impazzita di una lotta play-off aperta fino all’ultima giornata.