MEZZ’ORA DI QUALITÀ. De Stefano: “Il Real Aversa non è la cenerentola del girone. Col Fasano l’ennesima dimostrazione”



Mister De Stefano (Foto Davide Guida)

AVERSA – Non giunge a termine la partita del Real Aversa, costretta ad interrompersi al 33’ di gioco a causa dell’impraticabilità del terreno di gioco e sul parziale di 0-1 per i normanni a discapito dei pugliesi del Fasano. Questa l’analisi del tecnico normanno Antonio De Stefano sulla situazione attuale, e futura, del club del patron Pellegrino.

LE IMPRESSIONI SULLA MEZZ’ORA DI GIOCO. L’allenatore partenopeo, alla prima stagione con i granata esordisce affermando: “Sapevamo di affrontare una squadra forte, specialmente in casa dove ha ottenuto la vittoria con il Brindisi ed il pareggio con il Sorrento, due delle principali competitor per la vittoria del girone. L’approccio è stato ottimo, e nonostante il vento abbia falsato gran parte di quei 30’ siamo sembrati in palla: già prima del rigore trasformato da Felice (Simonetti n.d.r.) abbiamo sfiorato la rete. Il tempo di gioco, seppur brevissimo, è stato un’ulteriore dimostrazione di consapevolezza che dobbiamo avere, sottoscritto e calciatori, del nostro valore: non siamo una comparsa, la “cenerentola” del girone, come ci ha definito qualcuno degli addetti ai lavori. Venderemo cara la pelle su tutti i fronti: lo abbiamo dimostrato con il Nardò, contro cui avremmo meritato i 3 punti, ed in parte ieri. Possiamo giocarcela con tutti. Mi è dispiaciuto non concludere la partita -rimarca il tecnico partenopeo- perché i ragazzi hanno avuto un impatto notevole ed è proprio quello che avevo chiesto in settimana”.



CHI ENTRA E CHI ESCE. Sull’apertura ormai vicina del calciomercato afferma: “La rosa è molto giovane, forse una di quelle con la media età più bassa del girone, ma è allo stesso tempo composta da calciatori di valore: sicuramente qualche alternativa non guasterebbe, ma visto il momento tragico che stiamo affrontando, le cui ripercussioni si sentono anche nel mondo del calcio bisogna anche considerare le difficoltà societarie, e dunque cercare di valorizzare al massimo il materiale umano di cui disponi. L’Aversa dispone di giovani davvero forti e adatti alla categoria, capitanati da un veterano come Varchetta, quindi se arriva qualcuno che possa permettermi di avere delle alternative sarà un bene, ma in caso contrario procederemo tranquillamente così. Mi farò bastare la rosa attuale, e se dovessero esserci movimenti in uscita acquisteremo naturalmente dei rimpiazzi. La società sa bene quello che fa”.


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