Il difensore Geppino Rinaldi ricorda la sua esperienza in maglia Casertana: “Fu un avvio di stagione complicato, un po’ come l’anno prima a Salerno. Quando formi una squadra completamente nuova devi dare tempo al tecnico di amalgamarla e trovare i giusti equilibri. Volevamo vincere e andare nella nuova Lega Pro unica e ricordo che addirittura dal ritiro c’erano contrasti tra la dirigenza e l’allenatore Eziolino Capuano. Non era facile ottenere subito i risultati, ma alla fine raggiungemmo l’obiettivo meritatamente. Fu una stagione esaltante e riuscimmo a vincere grazie anche ad un tifo caldissimo che ho apprezzato molto sia come calciatore che come uomo. Era un pubblico che ci trascinava settimana dopo settimana. Il mio augurio è di vedere la Casertana in B perché è una piazza che merita grandi palcoscenici”.
Per Salvatore D’Alterio un tuffo nel passato durante la diretta di martedì pomeriggio: “Abito a Napoli ma Caserta è come una seconda casa. Arrivai in città a tredici anni nella Casertana di Cuccaro. Iniziai nelle giovanili con il dirigente Fusco e sono cresciuto in quel club. Ho esordito in prima squadra togliendomi anche belle soddisfazioni come il debutto in C. Il mio rimpianto è non aver vinto un campionato in particolar modo l’anno in cui ci giocammo l’accesso alla B col Benevento. Sono andato via senza neppure avere una proposta di rinnovo e mi sarebbe piaciuto tantissimo poter indossare almeno per un altro anno quella maglia. Ma sono sempre andato avanti perché quei colori ce li ho cuciti addosso”. Infine un passaggio sulla chiusura anticipata dei campionati dilettanti e uno sguardo al futuro: “Ormai hanno riaperto tutto e sarei stato per la ripartenza dei campionati perché ogni assegnazione sarebbe dovuta avvenire sul campo e non a tavolino. Sinceramente non so cosa farò la prossima stagione anche se mi piacerebbe continuare a giocare. Non dipenderà da me, ma se troverò un bel progetto come quest’anno a Sorrento perché non continuare”.