C’era attesa per la conferenza stampa del presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino. Il massimo dirigente ha chiarito alcuni concetti a distanza di quasi tre mesi dall’ultima uscita ufficiale.
“Abbiamo onorato tutti i nostri impegni con la squadra e lo staff tecnico”. Queste le prime parole di D’Agostino che poi spiega: “I problemi ci sono stati per tutti e come sono andate altre aziende in difficoltà anche la mia ha incontrato alcuni problemi. I calciatori sono stati pagati con dieci giorni di ritardo rispetto al previsto e non capisco perché c’è stata tutta questa paura per un piccolo ritardo. Nei momenti così difficili ti accorgi su cui puoi realmente contare. Oggi la Casertana sono io e i tifosi, solo questi, il resto non c’è niente. Ognuno ha il proprio tornaconto, ma solo io e i tifosi oggi rappresentiamo la Casertana. Il nostro progetto va avanti e che non si ferma alla serie B. Il nostro vero obiettivo è lo stadio. Questa Pandemia non ha fermato il lavoro di chi permetterà di coronare il nostro sogno. Se tutto andrà bene potremo iniziare a vedere qualcosa di nuovo all’inizio del prossimo anno. Non a costruire ma come ha detto il Sindaco a demolire qualcosa per poi fare posto al futuro. Al nuovo Pinto. Se ci riusciremo significa aver fatto qualcosa di grandioso per la città, la Casertana e l’intera provincia. La priorità è e resterà lo stadio per noi e il primo passo sarà quello del sintetico. Ci stiamo lavorando da tre-quattro mesi e credo che molto presto potrebbero iniziare i lavori per l’installazione del manto”.
Al presidente non è andato giù l’atteggiamento della squadra pronta a informare tutti per via legale sul mancato pagamento degli stipendi. “Non mi sarei aspettato quello che hanno fatto i calciatori. Dopo otto giorni volevano informare l’AIC per il mancato pagamento degli stipendi. Un ritardo di appena una settimana. Un qualcosa che non avrei mai potuto immaginare. Era loro diritto, per carità, si assumeranno le loro responsabilità, ma se fanno un gesto del genere significa che non hanno fiducia in me. Significa che chiederanno di andare via a fine stagione. Io ci sono sempre stato, ho sempre mantenuto gli impegni e non ci sono mai stati problemi. Dispiace perché prendere due punti di penalizzazione per un ritardo di neppure dieci giorni fa male. Erano punti conquistati sul campo e che meritavamo di avere”.
Dove sta andando il calcio italiano? D’Agostino risponde così: “Il futuro del calcio è avere una società forte, organizzata e che possa durare nel tempo. Stiamo lavorando su questo, per rafforzarci ulteriormente. Un club con valori, conti a posto, gente che ha voglia di imparare, emergere, dare tutto per la causa. Per quel che mi riguarda la vedo molto difficile ripartire per una serie di ostacoli da superare. Ci vorrà un po’ di tempo per ripartire e anche a livello tecnico è tutto fermo. Dobbiamo aspettare per poi pensare al futuro. Ad oggi nessun calciatore ha manifestato la voglia di andare via, se poi quell’azione era un segnale per andare via significa che tutti vogliono cambiare aria”.
Ginestra e Violante hanno rispettato le direttive del club centrando gli obiettivi:
“Direi che sul terreno di gioco abbiamo fatto bene raggiungendo risultati importanti. Violante ha fatto quello che poteva fare essendo più impegnato nella ricostruzione societaria, ma avremo tempo di vederlo all’opera anche sul campo”.
Infine il sogno: “Festeggiare la B insieme a tutta la provincia. Riportare Caserta e la Casertana dove merita. E’ il mio desiderio più grande”.