Lunedì Rosario Majella è stato ospite di ‘Zona Rossoblù’. L’attaccante che ha stabilito il record di realizzazioni con la maglia rossoblù in una sola stagione ha parlato innanzitutto della gara col Bari. “Tenere testa ad una squadra come il Bari per sessanta minuti è già tanto anche perché la rosa è giovane. Se poi loro passano in vantaggio e devi fare i conti con le assenze di Castaldo e Floro Flores rimontare è piuttosto difficile. Bisogna fare i complimenti al Bari per come è tornato in campo colpendo nel momento decisivo. Sono rimasto invece impressionato dai distinti pieni, da un tifo caldissimo che solo piazze come Caserta riesce ad avere. Ricordo un Casertana-Ischia quando eravamo in piena rimonta e vincemmo 2-0 con un pubblico stratosferico. Quando sbloccai il punteggio sentì un boato incredibile e la forza della Casertana sono anche i tifosi”.
Molti attestati di stima dalla tifoseria per un bomber che continua a segnare anche in Eccellenza. “Ho sempre avuto un rapporto speciale con i colori rossoblù. Sono molto legato alla Casertana e a un gran periodo che ci avrebbe potuto far raggiungere altri traguardi. Il merito dei tanti gol non è solo stato merito mio. Ho sempre cercato da fare il meglio finalizzando il gioco di squadra. Quella era una formazione davvero ben organizzata e completa in cui ognuno dava il massimo. L’anno dopo restai perché volevo dare il mio contributo per la Casertana ma c’erano alcuni dirigenti che mi pugnalavano alle spalle perché volevano farmi andare via. Provavano a mettermi in cattiva luce con gli allenatori ma ho sempre fatto il mio dovere segnando e lottando per la squadra. Il dualismo con Palumbo? Non c’era e neppure con Esposito. Avevamo caratteristiche diverse e potevamo tranquillamente giocare insieme. Andai via a fine dicembre perché fui costretto dal dirigente a lasciare nonostante in estate rifiutai molti più soldi di un club laziale pur di continuare ad indossare la maglia della Casertana. Avevo rispettato tutto e tutti mettendo in campo la professionalità e quella voglia di vincere con i falchetti. Avevamo un bel gruppo che poi alla fine riuscì ad arrivare fino in fondo ai playoff ma per nulla al mondo sarei voluto partire. Fecero di tutto per mettermi alla porta, per esasperarmi ma resistetti fino alla fine”. Tanti gol realizzati ma in particolar modo quello a Somma Vesuviana resterà indimenticabile: “Segnai contro la Viribus Unitis il 23esimo gol stagionale entrando nella storia del club. Una rete straordinaria con un significato profondissimo perché eravamo in piena rimonta. 28 gol in quell’anno fu il mio record e non lo dimenticherò mai”.