In ritardo di un giorno ma alla fine la buona notizia è arrivata. Da ieri mattina lo status di Andre Collins non sarà più quello di extracomunitario e quindi di americano, ma quello di comunitario. E’ andata a buon fine, infatti, tutta la procedura che ha permesso al folletto ex Pesaro e Bologna di avere la cittadinanza ed il passaporto bulgaro. A dire il vero tutto l’iter conclusosi ieri mattina era già stato avviato nella passata stagione, ma senza poi concludersi positivamente. Un qualcosa ripreso direttamente quest’anno quando il folletto di Crisfield è giunto all’ombra della Reggia proprio con quella postilla a fianco al suo nome e che gli dava quindi la possibilità di scendere in campo come appartenente alla categoria dei comunitari e dare a Caserta la chance di poter optare sulla carta per il 4+2 e ritrovarsi effettivamente addirittura quattro americani in squadra con Fletcher e Collins che seppur macedone e bulgaro andavano a far compagnia a Rose e Smith. Un’idea, però, come anticipato in questi ultimi due giorni non si è mai verificata fino a questo momento, dal momento che quel passaporto tardava ad arrivare dalla Bulgaria e quindi si è dovuti arrivare a delle scelte. Doornekamp prima e Fletcher poi. Due scelte e due strade difficili da intraprendere anche se poi baciate dalla fortuna. Ora però tutto tornerà alla normalità. Nessuno più rischia il posto in campo. Coach Sacripanti non sarà più costretto a fare delle scelte su chi dovrà restare in campo e chi in borghese a guardare. I fax da Sofia sono arrivati in tempo agli uffici di Pezza delle Noci da dove si è provveduto a cambiare il titolo del tesseramento di Andre Collins che è tornato a Caserta nella serata di ieri e scenderà normalmente in campo domenica contro la Junior assieme a tutti i compagni di squadra. Per la prima volta, quindi, la Juve sarà al gran completo, avrà a disposizione tutti gli uomini e tutte le armi per poter provare a mettere in tasca i due punti più importante di questa stagione, ancor più importanti di quelli conquistati a Siena, e cioè quelli contro una diretta avversaria alla salvezza.
«I due punti conquistati a Siena, seppur importantissimi e fondamentali, non ci devono deviare da quello che è il nostro obiettivo – ha dichiarato il numero uno della Juve Francesco Gervasio -. Noi siamo qui per puntare alla salvezza e quindi la sfida contro Casale Monferrato, rappresenta per noi una tappa di grande valore per il punto focale da qui alla fine della stagione. Non a caso immediatamente dopo la vittoria contro la Montepaschi, coach Sacripanti lo ha voluto sottolineare alla squadra, così come ho avuto modo di fare anche io quando ci siamo incontrati per i complimenti relativi alla grande impresa senese».
Una sfida importantissima dove la Juve scenderà in campo al gran completo, visto il nuovo passaporto di Collins. Ma come mai queste lungaggini nell’iter?
«Sinceramente non saprei, perché questa volta abbiamo fatto poco. Non è stato come con Williams, quella del passaporto bulgaro è una vicenda che ha portato avanti il procuratore americano di Collins e quindi noi eravamo li ad aspettare, di volta in volta, che arrivassero delle novità. Ora però siamo tutti contenti, visto che in questo modo contro Casale coach Sacripanti avrà tutti gli uomini a disposizione».
Quindi si può dire che il compito della Juve è stato solo quello di aspettare?
«Si, oltre che provare a sollecitare il procuratore del giocatore per provare ad accelerare i tempi. Inoltre bisogna ricordare che le commissioni per queste questioni sono solo due al mese e per varie ragioni, comprese quelle di elezioni in Bulgaria, la sua cartella e la sua situazione non era mai finita in cima alla lista».
Squadra a parte, invece, cosa si aspetta domenica per questo ‘big match’?
«Mi aspetto il pubblico delle grande occasioni. Mi aspetto che la vittoria di Siena serva da scintilla per portare ancora più gente di quanta era presente all’esordio con Treviso. Per noi sarebbe un doppio punto a favore. Da una parte una spinta in più per i giocatori con il classico sesto uomo in campo, dall’altra dal punto di vista economico in termini di biglietti».
Risultato sportivo a parte cosa ha significato vincere a Siena?
«E’ stata la dimostrazione che tutto il lavoro fatto in estate anche per quanto mi riguarda, non è stato fatto tanto per farlo, ma con criterio. Spero solo che questa impresa sia da incentivo per imprese od eventuali sponsor ad abbracciare il nostro progetto, cosi come ha già fatto Galeo che da un lato ci ha portato fortuna e che dall’altro è stato subito ripagato con una grande vittoria di prestigio».