Ci piange il cuore nel vedere lo stadio della nostra città ridotto in queste condizioni. Lasciato morire, chiuso da mesi e abbandonato a sé stesso. Non possiamo restare in silenzio. Abbiamo l’obbligo morale di rispondere a quei tifosi che ci inviano gli scatti di un ‘Bisceglia’ che sta vivendo una lunga agonia.
Un campo sportivo che, ufficialmente, non è chiuso al pubblico. Non c’è alcuna ordinanza che vieti di giocare nella struttura di via Caruso. Eppure l’erba continua a crescere. Gli spogliatoi appena rifatti diventano ‘vecchi’ senza nemmeno essere utilizzati. Senza nemmeno essere ‘sfruttati’ dato l’impegno economico importante per rifarli. Eppure il ‘Bisceglia’ è aperto al pubblico. Chi vuole può pagare 200 euro l’ora e andarci a giocare. Come ha fatto la nostra squadra, quel Real Agro Aversa che dopo aver ‘investito’ 600 euro per giocare la gara col Vitulazio, prima di rendersi conto dell’impraticabilità completa del manto erboso.
Sembrava una festa sugli spalti, ma da quel giorno quell’impianto è rimasto tristemente chiuso. Porte sbarrate e catenacci che ‘nascondono’ la verità. Oggi abbiamo un ‘Bisceglia’ con una agibilità ridotta, con un campo da gioco bisognoso di un intervento importante di manutenzione e con delle domande ancora senza risposta sui fondi (1,15 milioni di euro) spesi per le Universiadi. le foto ricevuto da tanti tifosi ne sono una testimonianza: lo stadio vive nel più totale abbandono.
In tutto questo c’è un bando di gara in corso: chi vuole il campo deve fare un investimento importante. E quando ci sarà stato il grosso investimento si otterrà in ‘cambio’ una struttura fatiscente, con spalti inagibili e con una recinzione che cade a pezzi.
Senza parlare dei campetti ‘consumati’ che dovranno essere rifatti (come previsto dal bando). Oggi non abbiamo un bando che premia l’aspetto sociale, né tantomeno i meriti sportivi. Il Comune vuole solo fare cassa: chi mette più soldi sulla tavola si prende la torta. Non si guarda ad un progetto, non si chiede quanti bambini potrebbero giocare gratuitamente grazie ad una convenzione col Comune, di concerto con l’ufficio Politiche sociali. Non si parla di un tifo rinato in questi mesi costretto ad emigrare sempre nella vicina Lusciano. Tutto questo non importa: se arriva una squadra di Milano che mette solo più soldi il ‘Bisceglia’ va alla squadra di Milano.
Aversa è stata nel corso degli anni una delle città più floride del territorio. Un gioiellino per la provincia di Caserta e per la nostra Regione. Oggi Aversa cade nel degrado. Lo stadio oggi ha una agibilità parziale grazie al lavoro svolto dall’onorevole Paolo Santulli che in quell’occasione permise che l’Aversa giocasse al Bisceglia col Vitulazio; salvo poi riconoscere egli stesso in primis, così come anche i tanti appassionati, che purtroppo il terreno di gioco ci penalizzò e penalizzò lo spettacolo altre volte offerto dai nostri ragazzi.
Assicuriamo i nostri tifosi che saremo vigili garantendo che, come purtroppo spesse volte la storia della nostra Città ha insegnato, non si favoriscano gli amici degli amici, e questo perché ci fidiamo (nonostante tutto) di una amministrazione nella quale abbiamo creduto e nella quale continuiamo a credere.
Auspichiamo che non si finisca per dare il ‘Bisceglia’ in mano agli speculatori e si consenta che il nostro stadio, così come spesso la stessa Città, diventi terra di conquista di personaggi che col calcio vogliono solo guadagnare. Abbiamo un Real Agro Aversa primo in classifica e seguito da migliaia di persone. Abbiamo un Real Agro Aversa completamente snobbato dalle istituzioni, proprio così come il campo nel quale sperava un giorno di giocare!