MADDALONI – Trasferta ostica, squadra pericolosa e senza tifosi al seguito. La vigilia di Cellole-Maddalonese (sabato alle 14.30, arbitra Rifatto di Napoli) è ricca di spunti non solo calcistici. I granata sono attesi da un match trappola e da affrontare con grande concentrazione per non ripetere gli errori del recente passato. Si fa visita alla neopromossa Cellole, società storica e gloriosa del calcio dilettanti, tornata quest’anno in Promozione.
Una partita da affrontare senza il calore e il sostegno del tifo organizzato ed irriducibile sempre al fianco di Barletta e compagni. Il settore ospiti del “Montecuollo” non è agibile causa lavori in corso, aggravati e ritardati dal maltempo delle ultime settimane. Improbabile unire le due tifoserie in un unico settore anche perché potrebbe scattare il divieto delle forze dell’ordine. Maddalonese in campo senza l’incitamento dei suoi supporters, una situazione sicuramente insolita. Condizioni ambientali a parte, la vice capolista è attesa da una sfida molto delicata. I numeri ci dicono che il Cellole è nono in classifica con quattordici punti, arriva da due successi consecutivi (in particolare il 3-1 di sette giorni fa in trasferta contro il Casalnuovo) e al “Montecuollo” ha conquistato ben dieci punti, subendo solo una volta l’amarezza della sconfitta. Sospinti da un pubblico passionale e caloroso, i rossoblù hanno dato una sterzata al proprio cammino dopo il cambio di panchina, con il tecnico Diana che ha conquistato dieci punti in sei partite.
Trascinatore e bomber implacabile è il capocannoniere Massimo Papa, autore di nove reti sulle tredici complessive siglate dal Cellole. Un attaccante che coniuga potenza e cinismo sotto porta e che sarà il pericolo numero uno per la retroguardia granata. Maddalonese che potrà contare sull’entusiasmo dei suoi “ragazzi terribili”: Zacchia, Farina e De Domenico reduci dalla positiva esperienza con la Rappresentativa Regionale Under19 di mister Sanchez. “Un’esperienza bellissima – esordisce il 2001 Ciccio Zacchia – quella della Rappresentativa, condita da un pizzico di emozione ed ansia. Quando arriva una convocazione sei concentrato al massimo e pensi solo a dare il meglio. Insieme ai compagni Farina e De Domenico abbiamo cercato di far ben figurare la società di appartenenza, sempre più importante per il nostro percorso di crescita. Doveroso ringraziare lo staff e gli organizzatori di questo stage. Ci hanno trattato come dei grandi professionisti, mettendoci totalmente a nostro agio. La testa, adesso, è interamente rivolta al campionato. Non voglio esagerare nel definire fondamentale la partita di domani. Abbiamo appena centrato l’obiettivo dei sei punti nelle due gare casalinghe e non possiamo permetterci di sprecare quanto fatto. Vietati passi falsi. Affrontiamo in avversario che con entusiasmo ed agonismo sta ottenendo dei buoni risultati specie tra le mura amiche, dove vende cara la pelle. La Maddalonese scenderà in campo con la fame e la cattiveria vista contro Goti e Caivanese. Il gruppo, unito come non mai, vuole fortemente tornare alla vittoria in trasferta, pur consapevoli delle insidie che troveremo a Cellole. Vogliamo dedicare la vittoria ai nostri tifosi che, stavolta, saranno assenti forzati. La sconfitta di Puglianello è stata una lezione per tuttinoi. Abbiamo capito che non basta la tecnica per vincere le partite ma c’è tanto bisogno anche di grinta e combattività quando le gare non prendono la direzione desiderata”. Per il terzino sinistro della Maddalonese si tratta di una prima parte di stagione ricca di soddisfazioni personali oltre che di squadra: “La scelta di vestire questa maglia storica – conclude Zacchia – si sta rilevando vincente. Sto crescendo in un ambiente fantastico, all’interno di una società da categoria superiore. Lavorare con compagni come Barletta, Verdicchio, Cerreto e De Fenza è quanto di meglio possa chiedere un giovane calciatore. Migliori ogni giorno come atleta e come uomo. Se indosso la maglia da titolare della Maddalonese è merito di uno staff tecnico eccezionale”.