Angela Carini è in finale ai Mondiali di pugilato Elite femminili di Ulan Ude (Russia) nei 64 kg. La tigre matesina ha fatto un sol boccone della kazaka Safronova, anche se con verdetto non unanime dei giudici (4-1) che poco hanno considerato le scorrettezze dell’avversaria centro-asiatica – soprattutto il giudice turkmeno. Ma la Carini ha dimostrato tanta grinta e soprattutto più voglia di vincere dell’avversaria. Non è bastata dunque la certezza di una medaglia per l’unica italiana rimasta in gara in questa rassegna iridata. Un’impresa, l’ennesima, magnifica per ‘Tiger’ che dopo la finale vinta a Taipei nei 64kg youth nel 2015 è di nuovo in finale ad un Mondiale. L’atleta in forza alle Fiamme Oro affronterà in finale Dan Dou, la cinese, numero uno nel ranking della categoria di peso e che ha battuto un’altra accreditata all’oro, la russa Dynnik. Angela è chiamata all’ultimo sforzo, quello decisivo, che la proietterà direttamente nell’Olimpo della boxe mondiale e stavolta con tanto di red carpet. Forza Tiger, all’assalto della grande muraglia.
Queste le parole del coach delle azzurre Renzini, al termine del match di questa mattina: “Grande match da parte di Angela, che si è anche dovuta confrontare con le tante scorrettezze dell’avversaria che per quasi tutto l’incontro ha pensato solo a tenere la nostra e non farla boxare, senza mai essere richiamata ufficialmente dall’arbitro. Oltretutto Angela è anche un po’ stanca visto che sta combattendo nei 64 dopo che per una vita lo ha fatto nei 69. Si è dovuta quindi adattare al nuovo peso. Per fortuna Angela è una grandissima atleta anche di testa e nel carattere. Sono felicissimo”.