Un pareggio tra mille polemiche per una direzione arbitrale decisamente sfavorevole. Finisce 1 a 1 all’Angelo Scalzone di Casal di Principe tra Albanova e Mondragone, ma i biancazzurri recriminano per diverse decisioni estremamente discutibili del signor Vittorio Palma della sezione di Napoli.
LA PARTITA – Cifani ancora fuori per l’infortunio al polpaccio, spazio ancora a Qehajaj dal primo minuto. In difesa coppia centrale composta da Fiorillo e Falco. Pronti via e per il Mondragone ci prova Felleca (5’), il più vivace tra i suoi, ma senza esito. Al 17’ il primo episodio chiave: Lepre subisce fallo, l’arbitro non fischia, lo stesso numero sette entra in gioco pericoloso su Zamparelli: Palma non ha dubbi ed estrae direttamente in cartellino rosso. Albanova in dieci all’alba del match. Il primo tempo scorre senza particolari sussulti, nel finale altri episodi dubbi: al 44’ atterramento in area di Fiorillo, nel recupero Falco, ancora nei sedici metri ospiti, subisce una gomitata all’orecchio che gli costerà una benda, punti di sutura… ma non il calcio di rigore. Si va al riposo a reti inviolate. Nella ripresa l’Albanova entra in campo con un piglio decisamente più aggressivo, complice anche la mossa di mister De Stefano che lancia subito un ottimo Guglielmo. Al 58’ uscita a vuoto di Manno, Scielzo in girata a porta vuota trova lo specchio ma anche il salvataggio sulla linea di Zamparelli. Il Mondragone prova a reagire subito dopo con una buona occasione per La Torre. Minuto 75: disimpegno dei granata, La Ferrara velocissimo ruba palla a Manno che lo stende. Rigore netto che Palma non può non assegnare: dagli undici metri Scielzo, autore di un secondo tempo straordinario, trova il gol dell’1 a 0. I biancazzurri gestiscono bene il vantaggio, ma quando sembra che sia quasi fatta arriva un altro, decisivo, episodio da moviola: Nugnes riceve palla in area, Capogrosso sembra toccare il pallone in anticipo, ma tra lo stupore generale il signor Palma indica il dischetto. Rigore per il Mondragone che Baratto trasforma al minuto 87 per l’1 a 1. L’Albanova, in dieci e ferita dagli episodi sfavorevoli (e in generale da un atteggiamento di perenne sfida da parte del direttore di gara) trova comunque la forza di costruire al 94’ una ghiotta palla gol, con Manno che però disinnesca una conclusione ravvicinata di Peluso. Finisce 1 a 1 tra le polemiche e l’amarezza dei biancazzurri.
ALBANOVA (4-3-3): Martellone; Ciano, Fiorillo, Falco, Migliarotti; Tufano, Vaccaro (46’ Guglielmo), Peluso; Lepre, Qehajaj (69’ La Ferrara), Scielzo (80’ Capogrosso). A disp. Riccio, Pepe, Cecere, Ischero, Barone, Cifani. All.: De Stefano
MONDRAGONE (4-3-3): Manno; Di Maio, Baratto, Zamparelli, Menna (46’ Pastore); Romano, La Torre, Di Stasio (68’ Ripici); Pagliaro A. (46’ Di Landa), Pagliuca (63’ Nugnes), Felleca. A disp.: Barbaro, Castaldo, Pagliaro M., Mazzone, Aversano. All.: Carannante
MARCATORI: 75′ su rig. Scielzo (A), 87′ su rig. Baratto (M)
ARBITRO: Palma (Napoli). Assistenti: Di Meglio (Napoli), Benevento (Nocera Inferiore)
ESPULSO: Lepre (A) al 17′. Ammoniti: Peluso, Falco, Tufano (A); Romano, Zamparelli (M)
Nico Erbaggio
UFFICIO STAMPA ALBANOVA