Sabato il Cellole ha battuto il Puglianello in un “Montecuollo” vestito a festa: «Stiamo crescendo e giornata dopo giornata ci miglioriamo sia in campo che fuori – afferma il presidente Angelo Freda – nell’organizzazione di giornate di sport come quella vissuta col Puglianello. Ci tengo veramente a ringraziare forze dell’ordine, Protezione Civile e tutti coloro che hanno contribuito a far si che tutto si svolgesse per il meglio». Sul primato in classifica: «E’ stato costruito, è stato voluto ed è stato strappato ad una signora squadra come il Puglianello, fatta da uomini esperti e calciatori di categoria superiore. A fare la differenza per noi è stato il collettivo, la punta dell’icerbeg del Cellole». Big match curato nei minimi dettagli: «Abbiamo ricevuto gli elogi di molte persone dei dintorni e di uomini di calcio che ci hanno fatto i complimenti. Io sono il presidente, colui che cura i particolari, ma sono accompagnato egregiamente dal copresidente D’Onofrio e da tutti gli altri collaboratori che rendono molto più facile il lavoro di squadra. Aver riportato i bambini e le mamme allo stadio nella massima serenità è motivo di orgoglio da parte nostra». In campo contro i sanniti una partita giocata a viso aperto e molto corretta: «Dopo il gol abbiamo sfiorato più di una volta il raddoppio. I nostri avversari hanno fatto poco sotto rete, ma comunque non si sono risparmiati svolgendo un grande lavoro a centrocampo e sulle fasce in maniera molto incisiva. Al gol subito non si sono disuniti e hanno avuto uno scossone. Il Cellole da parte sua ha dato un’ulteriore prova di maturità amministrando saggiamente la gara ed ogni piccolo intervento per i ragazzi sembrava facilissimo». Un gruppo compatto quello guidato da Cimino, tecnico scelto in prima persona dal patron rossoblu: «Per costruire una grande squadra ci vuole un grande gruppo in primis. Riuscire a trovare l’equlibrio giusto non è mai facile e noi il nostro lo abbiamo trovato nel mese di novembre. La scelta di Cimino è stata voluta fortemente da me. All’inizio i risultati non sono stati esaltanti, però piano piano con il lavoro i giocatori hanno inteso al meglio il credo tattico dell’allenatore ed oggi siamo dove siamo». Nonostante il +8 ci sarà ancora da lottare per arrivare alla meta: «Il campionato ancora non è finito, anzi è ancora lungo. Abbiamo messo una grossa ipoteca però il torneo non è ancora vinto e bisogna mantenere i piedi ben saldi a terra. La nostra testa ora deve essere solo all’Atletico Cerreto, per noi ora sono tutte finali. Tutti quando incontrano la capolista vogliono ben figurare». Infine un ringraziamento a chi non gioca sempre e un pensiero speciale per chi non c’è più: «Dedichiamo la vittoria ai ragazzi che hanno trovato meno spazio, ma che comunque quando sono stati in causa si sono fatti trovare pronti. Questo successo va anche a coloro che ci guardano da lassù, in particolare il nostro capitano Claudio Bartolini, il nostro ex sindaco Angelo Barretta, il nostro ex cassiere Antonio Perretta e Gianmarco Boccucci».