CASERTA – Lo stadio “Alberto Pinto” di Caserta lancia in orbita il talento di Genci Krivca ed infonde un grande dispiacere a Dino Fava Passaro. Sorti avverse per i due casertani che sono scesi in campo ieri sera, nella finalissima della Coppa Italia Dilettanti. A festeggiare è l’esterno sinistro di Capua, di origini albanesi, che ha disputato una grande prestazione, tanto da essere giudicato tra i migliori in campo. Promessa classe 2000, è alla seconda stagione con l’Audax Cervinara, dopo esser cresciuto nel settore giovanile dell’Avellino e nella S.S.C. Capua. Un atleta su cui crede molto il patron joe Ricci.
RAMMARICO. Delusione enorme, invece, per Dino Fava Passaro che fallisce l’opportunità di vincere la terza Coppa tricolore consecutiva, dopo i trionfi con Portici e Savoia. Ad un quarto d’ora dalla fine, il goleador ex Udinese e Triestina stava già pregustando la vittoria, poi il goal di Simone Cioffi ha rimesso tutto in discussione. Poi dal dischetto il classe ’77 Fava Passaro è stato ipnotizzato dal giovane Stasi che ha respinto il primo di una sequenza di rigori shock per il Giugliano. Lo stadio casertano porta male, quindi, al prestigioso calciatore di Cascano di Sessa Aurunca ed ai tigrotti che, come nel 1994-1995, perdono in finale al Pinto contro una compagine irpina (all’epoca Giovani Lauro)