MONDRAGONE – Il 2018 sta per andare via e dalle parti di Mondragone l’anno s’è chiuso con il sorriso grazie alla vittoria all’inglese contro il Real Forio. E’ stato un anno intenso con ben tre tecnici che si sono alternati sulla panchina granata con alterne fortune. Una prima parte di stagione da sorpresa del girone A di Eccellenza, mentre nella seconda parte prima una partenza in sordina e poi una rapida risalita per l’obiettivo salvezza.
Prima parte. Il Mondragone aveva chiuso il girone d’andata a quota 21 punti a ridosso della zona play-off e nelle prime tre partite dell’anno solare la squadra dell’allora tecnico granata Enzo Carannante con nove punti grazie alle rotondo vittorie con Mariglianese, Pimonte e Virtus Volla. Lo stop con il Monte di Procida di fine gennaio arriva prima del vittorioso derby con la Sessana, vittoria anche nell’altra gara contro una casertana al “Cappuccini” di Maddaloni ed i play-off sono distanti solamente un punto. Ma la sconfitta interna contro l’Afragolese seconda sembra quasi lo spartiacque della stagione poichè al “Calise” di Forio la gara termina per 1-1, momento d’orgoglio dei granata che allo “Ianniello” di Frattamaggiore con la rete di Lepre provano, quasi per l’ultima volta, a prendere il treno play-off. Ma nella gara di recupero della 24^ giornata il Mondragone perde al “Conte” e dice addio ad un post-season importante “mollando” quasi la presa perdendo in casa con il San Giorgio, sconfitta 2-1 contro il Giugliano, partita persa di misura anche a Casoria e chiusura negativa contro il Savoia ed il Barano. 40 punti, una salvezza tranquilla e forse il rammarico di esser venuti meno nelle gambe nella parte fondamentale della stagione.
Seconda parte. Cambiano gli interpreti e soprattutto il “capitano” di questa nuova avventura, tocca a Gianni Formicola sostituire Carannante sulla panchina della città domitiana. Inizia da film horror con la sconfitta sul campo del Real Forio, il pari interno con l’Aversa Normanna e sconfitta a Giugliano, tre partite un solo punto. La classifica si muove alla quarta giornata, ma non di tanto, poichè il pari con la Flegrea sembra più una occasione sprecata, così come una settimana dopo con l’altro pareggio interno con il San Giorgio. Tre punti in sei giornate e l’eliminazione in Coppa Italia contro il Gladiator sono un bottino troppo magro e così la società del presidente Del Prete decide di dare una scossa all’ambiente con il cambio in panchina, via Formicola e dentro Aldo Papa. L’ex tecnico della Mariglianese ha un esordio amaro con la sconfitta con la Frattese ed il pari esterno con la Virtus Ottaviano, ma da quel momento il Mondragone cambia marcia con il tris interno al Barano, il pari in rimonta con l’Afro Napoli sotto di due goal, rispettato il fattore casa con l’Albanova mentre è la trasferta al “Piccirillo” contro il Gladiator ad interrompere il trend positivo, netto poker dei sammaritani. Prezioso pari interno con l’Afragolese alla 13^ e successiva vittoria esterna con la Puteolana, ma la sconfitta all’ultima giornata del girone d’andata con la Virtus Volla lascia l’amaro in bocca alla piazza granata. Ma nell’ultima gara della stagione il Mondragone riesce a battere per 2-0 il Real Forio e chiude con il sorriso l’anno a quota diciotto punti insieme alla Flegrea in quintultima piazza, ma ci sono altre quattordici gare da giocare e l’obiettivo salvezza diretta è ad un passo, i tifosi mondragonesi sperano che il 2019 sia pieno e ricco di soddisfazioni.