Venti minuti. Questo il tempo che è servito al Cska per mettere una seria e definitiva ipoteca sulla vittoria dell’ottava edizione del Trofeo Irtet. Troppa la differenza di valore, di centimetri e di stazza fisica tra le due formazioni. Agli irpini, quindi, resta solo la soddisfazione di aver incrociato le armi con quella che sarà una delle formazioni più forti di tutto il Vecchio Continente.
la cronaca. La differenza di centimetri, di stazza e di panchina tra le due contendenti è al limite dell’inverosimile. Avellino, però, ci prova in tutti i modi a contrastare lo strapotere del Cska che vola subito avanti nel match con Siskauskas e Krstic che si prende gioco di Soloperto (13:4). Minuto dopo minuto Mosca capisce che è solo questione di tempo ed inizia ad alzare il piede sull’acceleratore provando con Teodosic a sfornare assist e giocate spettacolari per far divertire i pochissimi della finale. Linton Johnson e Dean provano a far pesare meno il divario e alla fine del primo periodo di gioco sono solo 10 i punti di svantaggio di una Avellino coraggiosa e non impaurita dai colossi russi (20:10).
Che la partita è seria lo dimostra il tecnico fischiato dalla terna arbitrale al coach moscovita, Kazlauskas, per proteste su di un presunto fallo non fischiato. L’ex coach della rappresentativa greca, poi, mischia le carte e fa partire la girandola di cambi che porta in campo anche il gemello del Lavrinovic senese (subito a segno per due volte dalla lunga distanza ndr), Sokolov, Mejia e Gordon. Dean prova a rispondere ma ad un minuto dal giro di boa del secondo quarto è ancora +13 (28:15).
Quando sembrava che gli irpini potessero almeno contenere l’onda d’urto, arriva il break che annichilisce i biancoverdi ed i tifosi della Sidigas presenti sugli spalti della tribuna del Palamaggiò. Ci pensa Troutman a spezzare il digiuno della band di Frank Vitucci (19-0 il passivo prima della segnatura del lungo avellinese ndr), mentre Teodosic e compagni continuavano a dispensare pallacanestro sui ventotto metri di campo. Ovvio e scontato che la musica non è cambiata nel secondo tempo. Venti minuti di un match che ha avuto il sapore di un allenamento senza troppa intensità ed i due coach che hanno trascorso il tempo rimasto sul tabellone per provare schemi e situazioni tattiche in vista del futuro e di quando, invece, le sfide avranno un valore ed un avversario più consono alla portata dell’una e dell’altra squadra.
gli altri eventi. Alla fine della kermesse di Terra di Lavoro la Juve si consola con la vittoria da parte di Alex Righetti della gara del tiro da tre punti. Il cecchino ex Virtus Roma ha sfruttato il momento florido al tiro che lo ha portato a segnare 17 punti nella finalina persa contro la sua ex squadra. Sono stati 51, invece, i punti realizzati nel giro dei carrelli per l’ex anche di Avellino che batte Tucker e si porta a casa il premio di consolazione personale del trofeo città di Caserta.
messaggio
Cska Mosca 97
(10-20; 21-54; 40:80)
SIDIGAS AVELLINO: Green 8, Troutman 24, Norcino ne, Ferrara 2, Alborea ne, Spinelli, Lauwers ne, Infanti, Gaddefors 4, Soloperto, Johnson 2, Dean 19. All. Vitucci.
CSKA MOSCA: Krstic 6, Teodosic 5, Lavrinovic 13, Siskauskas 2, Mejia 12, Vorontesevich 9, Shved 7, Sokolov 14, Ponkrashov 11, Kurbanov 11, Gordon 3, Voronov 4. All. Kazlauskas.
ARBITRI: Pecorella, Ciaglia e Cappello