Anno dopo anno, il bomber Pasquale Francese in forza alla Virtus Liburia, continua a stupire il mondo del dilettantismo proponendo prestazioni sempre di netto livello e di categorie superiori. Il classe 1981, oltre alle cascate di reti, continua a portare quell’esperienza che l’ha formato nelle sue numerose avventure. Un cosiddetto “calciatore vate” guidatore di tutti, dai più grandi ai più piccoli fino ai nuovi arrivati. Sono tanti gli esperti che fanno parte del progetto Virtus Liburia, ma Francese unisce valori unici che lo rendono un calciatore rarissimo da trovare. Dopo 7 giornate di campionato, il faro neroverde ha realizzato la bellezza di 7 reti nonostante le prime gare in tribuna causa infortunio, quindi una media pazzesca! Ecco l’intervista completa.
-Anno dopo anno continui a fare gol e a mantenere sempre il livello alto: qual è il tuo segreto?
Il segreto, secondo me, è restare umili. Nel calcio non si può vivere di rendita, anno dopo anno, domenica dopo domenica bisogna sempre dimostrare il proprio valore. Anche il lavoro durante la settimana e tutti i sacrifici fuori dal campo, pagano sempre a qualsiasi età e a qualsiasi categoria.
-Possiamo dire che ormai il tuo collega storico, il cobra Bruno Angelino, fa parte della tua vita calcistica: cosa pensi di lui?
Con Bruno c’è un amicizia che ci lega da tanto tempo e umanamente gli voglio un grandissimo bene. A volte in campo ci becchiamo perchè conoscendo le sue qualità tecniche pretendo di più. Dipendiamo molto da lui e vorrei fargli capire che, conoscendo il suo valore assoluto, ci può dare una mano ulteriore.
-La Virtus Liburia su 7 gare, è andata 7 volte in vantaggio: qual è secondo te, da veterano assoluto, il problema principale di questa squadra che non sempre riesce a sfruttare tale situazione?
Non si tratta di sfortuna perchè nel mondo del calcio sappiamo bene che fortuna e sfortuna si compensano sempre, quello che un arbitro oggi ti toglie domani te lo restituisce. Credo che il problema sia l’atteggiamento, la squadra non ha la mentalità giusta per mantenere il risultato. Tendiamo ad abbassarci troppo dopo il vantaggio oltre al secondo problema della gestione dei calci piazzati. Dobbiamo capire che non siamo più una comparsa ma una squadra affermata che comunque può dire la sua. Non possiamo avere paura di vincere dopo che passiamo il vantaggio.
-Prossima sfida con il Goti: che partita sarà?
Conosciamo bene questa compagine che da anni lotta per i vertici della classifica però ormai le squadre le abbiamo viste tutte, sarà una partita a viso aperto. Dobbiamo rimanere concentrati e restare determinati. Abbiamo dei problemi di black-out che a volte ci fanno buttare tutto il buono fatto, quindi bisognerà mantenere costante la concentrazione.
-Con i play-off distanti un solo punto, è cambiato l’obiettivo di questa squadra rispetto a quello iniziale della salvezza?
Quanto prima dobbiamo conquistare i punti per la salvezza. Secondo me questa squadra non è ancora pronta per fare un campionato di alta classifica per la questione della mentalità. Abbiamo lasciato punti per strada in partite che potevano essere gestite in maniera diversa. Bisogna lavorare su questa cosa e secondo me l’anno prossimo, con qualche ulteriore innesto possiamo fare il salto di categoria
Ufficio Stampa Virtus Liburia
Andrea Murolo