VILLA LITERNO – E’ trascorso più di qualche giorno dall’addio a sorpresa di Ciro Amorosetti dalla panchina del Villa Literno. Incompatibilità è il termine usato dalla società liternese per indicare il motivo principale che ha spinto il vincente trainer di Quarto, Virtus Carano, Giugliano, Mondragone e Napoli Beach Soccer (con lui alla guida l’unico scudetto partenopeo) a fare un passo indietro. Un rapporto mai decollato, di fatti le due parti si sono divise in tempo record, con il team del presidente Giovanni Fontana che ha convinto Luigi Sanchez a tornare.
I MOTIVI. A distanza di alcuni giorni dalla fine del rapporto, Ciro Amorosetti ritorna sull’argomento ed afferma con il suo tono schietto e diretto: “Il rapporto è concluso per incompatibilità sulla gestione e sullla programmazione. La categoria non è importante, abbiamo provato in tutti i modi ad incastrare ma non ci sono condizioni. Prima di tutto, poiché era un subentro, sin dal primo momento ho messo in chiaro che servivano altre pedine, perché a livello numerico eravamo pochi e due competizioni non era possibile sostenerle. In seconda istanza, ogni allenatore ha la propria visione della programmazione ma mi è stato detto che erano stati presi accordi in maniera diversa con il precedente allenatore ed era impossibile modificarli”.
LA SCHIETTEZZA. L’allenatore vuole evitare ogni polemica e spiega: “Senza alcun tipo di polemica, perché non è nel mio stile, ho appurato che fondamentalmente c’erano accordi che cozzavano con le mie idee di calcio. A partire dall’avvio della preparazione, che per me doveva avvenire prima. Subentrando da poco tempo, ho espresso le mie perplessità. Ci tengo a precisare che non ho mai messo in dubbio il lavoro del club né tantomeno la rosa già acquisita del Villa Literno che è di valore eccellente per la categoria. C’erano difficoltà ad accontentarmi ed ho deciso chiudere prima dell’inizio del campionato. A parte ciò, sono convinto che il presidente Fontana andrà lontano. Io amo lavorare in un certo modo. Mi dispiace che il rapporto non sia proseguito, com’è logico che sia, soprattutto perché ho fatto perdere del tempo. La mia venuta ha rallentato le loro mosse di mercato, mentre io mi ritrovo al 7 agosto senza squadra. Probabilmente dovrò valutare offerte durante l’anno. Infine” – conclude Ciro Amorosetti – “Gianfranco Scarparo si è sentito in dovere di interrompere il rapporto, perché è un calciatore che ha lavorato con me tanti anni ed ha preferito porre fine per la stima e l’intesa che ci contraddistingue”.