Dietro il settimo posto della Casertana c’è una regina ben precisa. Quella del presidente D’Agostino, del dirigente Nello Martone e del team manager Carmine Russo. Lo stesso Martone, contestato ad inizio anno, è intervenuto nel corso di ‘Alè Casertana’ non nascondendo la soddisfazione per il primo step raggiunto:
“Sono sempre stato in silenzio anche quando le cose sono andate male. Il presidente mi ha dato fiducia, io ho lavorato sempre dietro le quinte e abbiamo sempre fatto il lavoro al massimo. Io preferisco non dire niente fino a fine stagione, fino a quando termineranno i playoff quando poi mi toglierò qualche sassolino dalla scarpa. Ho sempre detto che gli errori commessi sono dovuti ad un ragionamento col cuore, per far risparmiare qualcosina al presidente. Ho fatto o almeno ho sempre cercato di fare il meglio per la Casertana. Chi non opera non sbaglia e per quel che riguarda l’aspetto organizzativo rifarei tutto ciò che ho fatto. Gli errori commessi sono stati fatti in buonafede per cercare di dare il meglio alla Casertana. Oggi in cuor mio sono felice perché per come si erano messe le cose in pochi avevano fiducia in noi. Oggi al presidente gli cantano la canzone, i tifosi cantano e ballano festeggiando un primo grande traguardo. Ammetto che domenica mi sono davvero emozionato. Lui è entrato nella storia di questa società, per sempre. Abbiamo ogni tassello al posto giusto, dobbiamo continuare a crescere e dare ulteriore stabilità al club. Una programmazione che ci consenta di puntare alla B nel giro di due-tre anni”. Nella risalita della Casertana dopo il penultimo posto di gennaio c’è anche la mano di Martone. Gli innesti di Forte, Pinna, Romano e De Vena non sarebbero bastati se non ci fosse stata una unità di intenti: “Dietro le quinte si lavora tanto, i calciatori lo sanno e c’è una grande coesione. A volte l’aspetto psicologico è fondamentale. Il nostro punto di forza è proprio questo: io, Carmine Russo, il presidente D’Agostino e tutto lo staff siamo intervenuti anche sotto questo aspetto. Abbiamo rimotivato un gruppo confrontandoci quotidianamente e oggi raccogliamo i frutti. Probabilmente in un’altra società mi sarei ritrovato solo, oggi con questo staff, con questa voglia e tenacia siamo davvero una famiglia”. Infine un appello per venerdì: “Serve il calore della città. I tifosi sono fondamentali per questa squadra. Il presidente crede tantissimo nel riavvicinamento della provincia e dobbiamo vincere due campionati: riportare le persone allo stadio e rendere la Casertana stabile e più forte. I tifosi ci potranno davvero trascinare lontano”.