Capitan Zamparelli prende per mano la Sessana retrocessa: “Questa maglia è una seconda pelle, ripartiamo tutti insieme”



Mirko Zamparelli, difensore centrale della Sessana

Si è concluso nel peggiore dei modi il campionato della Sessana, a pochi giorni dalla retrocessione parla il capitano Mirko Zamparelli con una lettera aperta alla città e ai suoi tifosi: “Mi sono preso questi due-tre giorni di pausa per riflettere, pensare e metabolizzare quello che, forse, non riesco ancora a capire. Premetto che i problemi della vita sono altri, ma questa, per me, è stata una grandissima delusione, un boccone amaro da mandare giù. Ho sempre fatto il calcio con passione, con il cuore e la grinta, la fame di arrivare anche se non sono mai arrivato nel vero calcio, non sono certo un fenomeno, altrimenti non sarei qui, ma quanto è bello questo sport! 


L’amore per il calcio va oltre ogni cosa, cioè dovrebbe andare sopra ogni cosa. La maglia, i valori, quelle ultime cose in cui credere, il sentimento e l’attaccamento verso un ideale, quella maglia gialloblù che non dovrebbe conoscere categoria, non dovrebbe conoscere politica! E invece no. Il primo appello è rivolto alla città, cari signori, quella maglia indossata con orgoglio, e lo posso assicurare, è una seconda pelle. E’ la stessa maglia che sei anni fa ha mobilitato una città intera, è la stessa maglia che ha fatto scendere dal Castello Ducale un fiume di persone con uno striscione al seguito che diceva “Grazie” e inneggiava quei colori. E’ la stessa maglia che cinque anni fa ha mobilitato un paese intero verso Vibo Valentia, persone che hanno lasciato il lavoro, fatto corse in autostrada in tempo per vedere una partita di calcio e portare in alto quella sciarpa e mostrare l’amore tiper quei colori.



Gli stessi colori che hanno invaso un settore ospiti allo stadio “Partenio” per una finale di Coppa Italia, la stessa maglia che non conosceva chilometri, campi di gioco e che in casa ha giocato in tutta la Campania. E’ la stessa squadra che negli ultimi due anni ha dignitosamente portato avanti il nome di questa città, una città che piano piano ci ha abbandonato e si è disinnamorata della maglia e di quei colori fino ad arrivare ad oggi alla retrocessione. Un fallimento per tutti, un fallimento che si cerca di giustificare dando colpe a uomini che hanno dato salute, soldi e tempo per una causa. Premetto che con Isidoro Vrola ho un rapporto lavorativo, ma vi posso assicurare che la passione e l’amore che ci sono per questi colori va oltre il tutto.

Ne ho sentite tante e se ne sono dette tante, il sopra citato è l’unico folle che veramente può dire, a testa alta, di amare questa squadra come una sua creatura. Questa persone ha permesso a tutti noi di gioire e piangere in questi anni sacrificando tanto, avrà anche mille difetti, avrà fatto anche tanti errori, ma comunque è andato avanti contro tutto e tutti e conosco personalmente le vicende. Vi posso assicurare, senza interessi, che lui l’ha amata, la ama e l’amerà, andate avanti, non fate sì che la politica o la simpatia/antipatia non vi porti allo stadio. Uno stadio che spero arriverà, una casa tanto desiderata e che doveva essere pronta da tanto tempo, forse troppo. Ma non voglio dare colpe a chi o chissà cosa, fare quello che è nelle possibilità per dare ai Sessani una casa dove portare i propri figli per un paio d’ore a settimane, non per vedere undici “scemi” dietro a un pallone, ma per passare un po’ di tempo in spensieratezza e amicizia.

La Sessana in festa vicino alla fontana dell’Ercole

A prescindere dalla politica, non facciamo sì che quella maglia diventi una questione politica o discussioni futili, amatela, tornate ad amarla senza interessi e né secondi fini. Ripartiamo tutti insieme, con idee chiare, tornato al campo, la Sessana è di chi la ama. Si faccia avanti chi la ama veramente e state tranquilli che chi ama ascolta.

I ringraziamenti finali sono in primis per voi tifosi che c’eravate e spero che ben presto ci risarete, che comunque insieme qualche piccola soddisfazione ce la siamo tolta. Ringrazio i dirigenti, anche quelli che in piccola parte hanno contribuito, come Mimmo Falco, Silvio Padolino, Franco Orabona e anche chi ha pagato almeno una volta il biglietto per venirci a vedere.
Ringrazio i malati che ci hanno seguito fino all’ultimo giorno, Marcello, Gabriele, Angelo, Piero, Umberto e mister Mennillo; ringrazio anche i vari allenatori che nel bene e nel male hanno lasciato qualcosa qui.

Queste sono le umili parole di amore e senza alcun interesse di un ragazzo che spero, al meglio, abbia indossato quella maglia. Un abbraccio ed un saluto sincero a tutti quelli che AMANO la Sessana!

FORZA SESSANA!

Il vostro “Zampa”


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