MONDRAGONE – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Antonio Sperlongano che lascia la Polisportiva Mondragone.
“Fare questo passo mi costa tanto per il legame che si era creato con i componenti della società e che oggi non esiste più. Sono stati anni intensi nei quali si era costruito un progetto che ha rappresentato un salto di qualità a livello di aspettativa, di risultati dei quali vado orgoglioso. In due anni credo nel progetto di settore giovanile e parto da solo con i due mister De Meo e Fabrini, ricevendo già dal primo anno soddisfazioni non personali…ma immagine per la società.
Lo scorso campionato, al di là del finale a dir poco scandaloso, è stato senza dubbio quello che ha visto tornare lo Sporting Mondragone (settore calcio della Polisportiva per chi non lo sapesse) a vertici di classifica ambiti. Tuttavia devo dire che sono contento anche del lavoro svolto quest’anno in una situazione di difficoltà estrema, costruendo insieme a Roberto De Meo e a Vincenzo Addonisio, una squadra di Allievi Regionali che è in grado di ottenere risultati importanti anche se gravata dalle penalizzazioni finali. Quello che è certo è che ho svolto il mio ruolo con passione, facendo scelte complicate, anche se non sempre giuste ma fatte sicuramente con cuore e faccia, trovandomi nei momenti difficili a combattere da solo.
Ringrazio tutti coloro che quotidianamente lavorano in silenzio, come il segretario Remo Colarossi, persona molto precisa e preparata. Ringrazio Giuseppe Tortolino, il nostro guardalinee ufficiale, sempre presente e disponibile con tutti. Ringrazio tutti i genitori che a seguito della squadra sono stati presenti su ogni campo. In corso d’opera ho detto al Presidente Messina che alla fine di quest’anno avrei lasciato l’incarico per incompatibilità con alcuni componenti della società. Mi fu detto di temporeggiare fino a maggio per poi lasciare e voltare pagina…insieme…e tutto ciò alla presenza di suoi familiari cari…evidentemente bluffava !!! Non per tutti la parola è unica.
Faccio un grande in bocca al lupo a chi continuerà. A tutti quelli vicino alla “nostra” società e al calcio Mondragonese io dico, invece, che lo scetticismo iniziale con il quale viene quasi sempre accolto un progetto nuovo non aiuta a crescere chi arriva. Mentre valutare con serenità il lavoro delle persone senza pregiudizi è il modo migliore per aiutare una causa alla quale tutti tengono. Date il tempo di lavorare, date il tempo anche per sbagliare e….prendete tempo prima di giudicare…!!! Lascio, dopo 13 anni, la Polisportiva Mondragone, ma non lascio il calcio. Vado avanti con un progetto per i giovani. In bocca al lupo a tutti voi della Polisportiva”.