Era il 15 maggio di tre anni fa quando l’allora Assessore allo sport Mariano annunciava l’installazione del montascale nella tribuna dello stadio Pinto (leggi l’articolo). Promessa mantenuta dall’Amministrazione Del Gaudio. Il campionato però era terminato e bisognava solo provvedere al collaudo. Signore e signori il collaudo in esattamente tre anni non è stato mai fatto! Le foto che pubblichiamo e che arrivano da alcuni amici diversamente abili fanno rabbrividire. Ragazzi costretti ad assistere al match della Casertana su una carrozzella dietro i vetri (lasciamo stare le condizioni) addirittura in prossimità della panchina. Un papà letteralmente obbligato a caricarsi il figlio sulle spalle come un sacco di patate! Siamo nel 2018 ma Caserta vive in un’altra galassia. In una dimensione che è giusto definire vergognosa e squallida. Un disservizio (per non chiamarlo in altro modo) che è lo specchio della città: doppio dissesto, ogni giorno un problema diverso e un menefreghismo dilagante. Il problema si potrebbe risolvere con una spesa minima, un semplice collaudo di una ditta specializzata che certifichi il corretto funzionamento del montascale in maniera da permettere ai tifosi diversamente abili di poter godere comodamente (per così dire visto che in tribuna ci piove e se poggi le mani sui sediolini rischi di beccarti una malattia visto il grado di sporcizia) delle partite della Casertana. Non ci sembra di chiedere uno stadio nuovo ma solo di aiutare chi è meno fortunato ma che ha a cuore le sorti della squadra della città. Se Caserta si può ancora definire città…