Non ci sta il presidente del Cellole Angelo Freda all’ennesimo atto incivile ai danni della propria squadra che si va a sommare ad altri episodi sui quali il patron rossoblù ha voluto esprimere la propria opinione: “All’inizio dell’anno avevo fatto espressa richiesta a tutti i dirigenti, i calciatori e alle società del nostro girone di avere un comportamento esimio e corretto. Invece sono costretto a constatare che su alcuni campi dove andiamo a giocare si ricorre ancora a gesti e atti che non sono assolutamente accettabili. Tutto ciò ci porta a fare delle riflessioni! Noi vogliamo fare calcio con passione e massimo rispetto delle parti, però mi accorgo che in questo sport purtroppo la violenza la fa ancora da padrone. Questi comportamenti per lo più sono assunti dai calciatori in campo, vedi la partita pareggiata con la Vitulatina dove vinciamo 1-3 e subiamo minacce e agressioni che inevitabilmente hanno fatto perdere lucidità alla squadra. Oppure ci ritroviamo di fronte società che fanno di tutto per impedirci di giocare nascondendo i palloni con calciatori continuamente a terra solo ed esclusivamente per perdere tempo. Non voglio giudicare questi mezzi per non farci giocare, ma gli altri episodi fanno parte di comportamenti assurdi che noi non vogliamo. L’ultimo in ordine di tempo è quello accaduto nella partita contro lo Sporting Pietrelcina dove sull’ 1-0 per noi il loro capitano ha rifilato uno schiaffo ad un nostro calciatore, venendo espluso giustamente, scatenando da lì 15 minuti dove non si è capito più nulla per il nervosismo che regnava in campo. Questo certamente non gli fa onore da capitano e non rende onore nemmeno all’ottima accoglienza che ci ha riservato il presidente e la società del Pietrelcina. Quella di sabato è l’ennesima inciviltà calcistica che subiamo e chiedo per questo una maggiore attenzione da parte della Federazione. Calcisticamente non possiamo più tollerare certi comportamenti per via dei quali ad oggi ci mancano 7-8 punti fatali per il nostro campionato”.