CASERTA – L’urlo liberatorio del Pinto suggella il trionfo del cuore e dell’orgoglio. Nel periodo cruciale della stagione, la Casertana compie una vittoria fondamentale per la propria classifica, sospinta da una tifoseria che fa sentire il proprio calore per tutti i novantasette minuti. Nella “partita dell’amicizia” contro il Cosenza, i falchetti del presidente Giuseppe D’Agostino conquistano la vittoria col punteggio di 1-0 e rompono l’incantesimo con il Pinto, dopo due mesi di astinenza. E’ il primo trionfo casalingo nel 2018 di Alfageme & soci, bravi a portarsi in vantaggio nel primo tempo e determinati nel difendere, nonostante l’inferiorità numerica per cinquanta minuti per l’espulsione di Rainone. Ora la Casertana sale al quattordicesimo posto a quota 29 punti, superando la Reggina ed allungando a +6 il vantaggio sulla zona play-out. Termina, invece, dopo undici risultati utili consecutivi la striscia positiva dei Lupi della Sila di Piero Braglia che resta all’ottavo posto con 36 punti, agguantata dalla Juve Stabia. Boccata d’ossigeno per i falchetti che, con la seconda vittoria consecutiva, tornano ad accarezzare con maggior convinzione il sogno salvezza.
PRE-PARTITA. Luca D’Angelo si affida al suo schema classico, il 3-5-2, con la novità Romano come mezz’ala sinistra, al posto di De Marco. In cabina di regia Rajcic: è questa la soluzione scelta dal trainer rossoblu per ottemperare all’assenza di De Rose, squalificato insieme a Padovan. Alfageme-Turchetta è la coppia centrale, mentre il match-winner di Brindisi Pinna è confermato come esterno sinistro. Gioca con lo stesso modulo Piero Braglia, orfano dell’indisponibile Pascali per squalifica. Cinque gli ex in campo di cui tre gli ex nella compagine calabrese, Idda, Baclet e Ramos, mentre due nelle fila casertane, D’Anna e Pinna.
PARTITA DELL’AMICIZIA. Dalla stagione 1991-1992 le due tifoserie sono legate da un gemellaggio che perdura nel tempo. Sin dalla mattinata tanti cosentini sono presenti in città, ospiti dei casertani, tra cori, pranzi e momenti di condivisione fraterna. Sugli spalti applausi a raffica, da una parte e dall’altra, per un legame molto bello che, grazie a quel pizzico di folklore, è molto apprezzato nel panorama ultras.
PRIMO TEMPO. Reduce dal successo al fotofinish allo stadio “Fanuzzi” di Brindisi contro la Virtus Francavilla, la Casertana scende in campo con l’intento di spezzare il tabù casalingo che dura da più di due mesi: risale infatti al 23 dicembre l’ultima vittoria al Pinto contro il Catanzaro, col punteggio di 2-1. Il trionfo nello stadio di Viale Medaglie D’Oro manca nel 2018 e da parte della truppa del presidente Giuseppe D’Agostino è enorme la voglia di porre fine ad un incantesimo negativo. Non condivide questo pensiero il Cosenza che approccia decisamente meglio rispetto ai padroni di casa ed in due circostanze non concretizza i contropiedi avviati da Perez. Lorenzini e Polak negano ad Okereke la conclusione sotto porta. Scossa dei falchetti al 14’. Turchetta pennella sulla destra per Alfageme che controlla la sfera ma non inquadra lo specchio della porta da buonissima posizione. Sei minuti dopo il traversone di D’Anna trova impreparato Alfageme ed alle sue spalle s’inserisce Romano che non si capacita della vicinanza alla porta e cincischia, a soli tre metri dalla porta: Saracco tira un sospiro di sollievo e blocca (20’). Altra occasionissima per Alfageme al 28’. In seguito al contrasto tra Idda e Turchetta, il puntero argentino si trova in posizione invitante ma col sinistro “grazia” il Cosenza, calciando tra le braccia di Saracco. Gli spettatori della Casertana non credono ai loro occhi per le chance fallite ma non hanno il tempo di rabbuiarsi che al 31’ i Lupi della Sila spaventano la retroguardia rossoblu. Sugli sviluppi di un corner, Palmiero pesca Bruccini che calcia forte sul primo palo in due circostanze, nel giro di pochi istanti: in entrambi i casi si oppone Forte (31’). Dopo la prima mezz’ora disputata con un buon ritmo, ambedue le compagini si assestano, privilegiando una manovra più ragionata che impulsiva. Il primo tempo sta per finire ma all’ultimo affondo la Casertana sblocca il punteggio con un pizzico di furbizia. Sul lancio di Carriero, Idda salta in anticipo su Alfageme ed aspetta la spinta dell’ex compagno di squadra. Il tocco c’è ma per l’arbitro non è contatto falloso, così Alfageme prende palla, aggiusta la mira e mette la palla nell’angolino, con un morbido tiro a giro. Ottavo sigillo stagionale per l’ex attaccante del Latina e del Rimini che scatena le polemiche del Cosenza. Idda, infatti, contesta vivacemente la decisione dell’arbitro e viene ammonito, proseguendo le polemiche anche al duplice fischio.
SECONDO TEMPO. Un nuovo colpo di scena all’inizio della ripresa. Per fallo su Ramos, Rainone si vede sventolare il secondo cartellino giallo e conseguente rosso. Luca D’Angelo cambia immediatamente modulo, passando ad un 4-4-1 con Polak e Lorenzini centrali difensivi, D’Anna terzino destro e Romano terzino sinistro. Stessa modifica adottata da Braglia che, con l’ingresso di Tutino, si affida ad un 4-3-3. E proprio sui piedi del nuovo entrato, cresciuto nel settore giovanile del Napoli, capita una buona chance al 59’: palla a lato. Nel frattempo la palla s’innervosisce moltissimo, con diversi contrasti duri ed i tifosi della Casertana che beccano ripetutamente l’ex capitano Idda, a causa di un presunto gesto negativo nei confronti della Tribuna. I Silani provano a sfruttare la superiorità numerica ed insistono. Al 68’ è strepitoso il balzo felino di Forte che, in tuffo, devia con la manona la conclusione perfida di Bruccini. I due allenatori corrono ai ripari ed effettuano una serie di sostituzioni. La Casertana difende con ad oltranza il minimo vantaggio ed attende le offensive ospiti. Al 78’ Idda salta più in alto di tutti, sull’angolo di Loviso, ma manda a lato. Brividi sulla schiena dei tifosi locali al 86’. La punizione di Loviso, debuttante in Serie A col Bologna qualche anno fa, scavalca la barriera ed esce di un soffio, sfiorando il sette sinistro. Nel finale il dodicesimo uomo, la tifoseria rossoblu, scende in campo e spinge la Casertana ad una vittoria fondamentale. Negli ultimi minuti i falchetti si difendono con tutte le proprie forze e negano al Cosenza di creare occasioni limpide. Nei sei minuti di recupero il sostegno si fa sentire tantissimo ed al triplice fischio tutta la gioia viene sugellata da un urlo liberatorio.
Tabellino: CASERTANA-COSENZA (parziali: 1-0; 0-0)
CASERTANA (3-5-2): Forte Francesco I; Rainone, Lorenzini, Polak; D’Anna, Carriero (64’ Meola), Rajcic, Romano, Pinna; Alfageme (82’ De Vena), Turchetta (64’ De Marco). In panchina: Gragnaniello, Cardelli, Finizio, Forte Francesco II, Cigliano, Santoro, Minale, Tripicchio. Allenatore: Luca D’Angelo
COSENZA (3-5-2): Saracco; Idda, Dermaku, Pasqualoni (58’ Tutino): Corsi, Bruccini, Palmiero (70’ Loviso), Calamai (64’ D’Orazio), Ramos; Perez (70’ Baclet), Okereke (64’ Mungo). In panchina: Zommers, Boniotti, Braglia. Allenatore: Piero Braglia
RETE: 45’ Alfageme (CAS)
ARBITRO: Andrea Capone della sezione di Palermo (assistenti: Marco Trinchieri di Milano ed Alessandro Pacifico di Taranto)
NOTE: Ammoniti: D’Anna (CAS); Idda, Perez, Bruccini, D’Orazio, Loviso (COS). Espulso: Rainone per doppia ammonizione (CAS) Angoli: 1-4. Fuorigioco: 0-1. Recupero: 1 nel primo tempo; nel secondo tempo. Spettatori: 1.000 con 150 tifosi provenienti da Cosenza