MONDRAGONE – Per la prima volta in carriera Enzo Lepre giunge in doppia cifra. L’atleta napoletano, che tutti conoscono col nome di Ciccio, è il miglior marcatore del Mondragone. Agendo da esterno offensivo e da fantasista, il calciatore di Napoli, originario esattamente del famoso quartiere detto Cavone di Piazza Dante, si inserisce molto in area e sta trovando il goal con una certa continuità. Sabato, nel derby contro la Sessana, è arrivato il suo decimo sigillo, stavolta su rigore. Merito di una squadra che corre ed al momento si gode il sesto posto con 33 punti, ad appena quattro lunghezze da C. Frattese e Puteolana 1902 che sono rispettivamente quarta e quinta del girone A di Eccellenza.
IL NOME. Cresciuto nella storica scuola calcio del Vomero, è poi passato alla Sibilla Bacoli con cui ha fatto la trafila delle giovanili ed ha esordito in Serie D nel 2006 nella squadra capitanata da Tommaso Manzo e di cui Vincenzo Carannante era allenatore. Lo stesso Carannante diviene mentore di Enzo che tutti chiamano Ciccio per un motivo che lui spiega con precisione: “Mio nonno si chiama Enzo e sono nati sei nipoti che sono stati battezzati tutti allo stesso modo. Così, in famiglia, per differenziarci uno dall’altro mi hanno storpiato il nome in Ciccio. E da sempre tutti mi chiamano così”.
L’ESPERIENZA MONDRAGONE. Con la Sibilla Bacoli ha giocato per diversi anni tra Serie D ed Eccellenza, poi è passato all’Internapoli con cui vinse i play-off diversi anni fa, nella squadra allenata da Corrado Sorrentino. Quel titolo poi venne acquistato da un entourage di Pozzuoli e divenne Puteolana Internapoli. Giocò due anni di Serie D, poi si è trasferito di nuovo alla Sibilla Bacoli tre anni fa, contribuendo al ritorno in Eccellenza dell’estate 2017. E da settembre è iniziato il nuovo percorso con il Mondragone: “A Mondragone mi trovo molto bene. Con Carannante esiste un rapporto che va al di là del calcio, lui e Somma sono i miei padrini calcistici ed in estate ho accettato la loro proposta di spostarsi nella città domiziana. La società è seria, non fa mancare nulla. I presidenti Fabio Del Prete e Mino Lampitiello, i dirigenti Francesco Villano, Nino Fusco e tutti gli altri sono persone eccezionali”.
SFIDA CON LA MADDALONESE. Sabato alle 15 allo stadio “Cappuccini” di Maddaloni, il Mondragone è ospite della compagine calatina di Giovanni Sannazzaro. Un match che Cirillo & soci vogliono affrontare nel migliore dei modi, provando a riscattarsi sia della sconfitta dell’andata per 0-2 e sia dell’eliminazione dalla Coppa Italia: “Secondo me è una delle partite più brutte da affrontare. All’andata la Maddalonese mi ha impressionato, perché ha tanti calciatori veramente forti. Ma noi, se vogliamo alimentare il sogno play-off, dobbiamo soltanto vincere. Noi ci crediamo e lo vogliamo fare per la società”.
LA DOPPIA CIFRA ED I PLAY-OFF. Strepitoso l’inizio del 2018 per l’esterno offensivo classe ’89, autore di sei reti in cinque partite, che fissa un concetto ben preciso: “L’obiettivo iniziale della salvezza è fatto, perché c’è un divario quasi incolmabile con le squadre posizionate in zona play-out. Noi puntiamo a vincere ogni domenica ed assicuro che, anche se non dovessimo andare ai play-off, giocheremo sempre per vincere. A Mondragone non è difficile fare bene, perché vieni messo in condizione di lavorare bene. In passato ero arrivato al massimo a nove goal con l’Internapoli in Eccellenza, questa è la prima volta che mi capita che faccio dieci goal, a cui bisogna aggiungere quattro assist ed il goal in Coppa Italia col Puglianello. La dedica del goal con la Sessana è per la mia famiglia, per la mia fidanzata e per mia suocera. Sogno play-off? Io dico che è tutto legato a noi. Personalmente credo che possiamo giocare con chiunque: possiamo vincere col Savoia e perdere col Pimonte. Mi preoccupo del Mondragone e basta, perché so che dipende tutto da noi”.