Riceviamo e pubblicamo integralmente una lettera inviata da Giovanni Pasquariello che nelle ultime ore è stato accostato alla Casertana: “Sono estremamente lusingato dall’invito ricevuto nei giorni scorsi dalla famiglia Verazzo di assumere la responsabilità dell’area tecnica della Casertana F.C. Ma mai come stavolta le scelte devono essere prese non solo col cuore, come accaduto nel passato, ma anche con la testa. Recenti esperienze mi hanno insegnato che, oltre la passione e le risorse finanziarie che possano impegnare una società, la realtà calcistica che vuole rappresentare un intero territorio deve coinvolgere istituzioni, imprenditori, associazioni sociali e, nel caso specifico, anche tutte le società che operano nei settori giovanili. In una parola il progetto di calcio che io vedo in questo momento deve fare della Casertana F.C. il sole attorno al quale ruotano tutti i pianeti. E solo col disinteressato apparentamento con tutte queste componenti si può dar vita alla creatura destinata a crescere nel tempo e raggiungere i risultati che tutti sognano. Per questo motivo al di là della consulenza che posso fornire in questo momento al presidente Verazzo ed alla Casertana F.C., auspico che nei prossimi giorni possa essere convocato un tavolo attorno al quale far sedere chi veramente, senza remore e falsi pudori, possa dare il proprio contributo affinché anche Caserta possa, una volta per tutte, assumere la dimensione che le compete. Tutto ciò non per dettare condizioni – chi mi conosce sa bene che non sono protagonista in questo senso – ma per dare forza ad un programma basato sulla concretezza, sull’impegno quotidiano, sulla solidità, che devono essere le sinergie ideali per le risorse e le idee del presidente Verazzo. Altro modo per dare la spinta giusta al progetto non c’è. I tifosi devono essere l’anima della Casertana, il vero ‘main sponsor’ della squadra: determinanti nell’incitamento costante ai calciatori, indulgenti con qualche errore che può capitare, come pure incisivi nell’aiutare a superare i momenti critici, inevitabili lungo il percorso dell’intero campionato. Per tutti questi motivi ho chiesto alla società e al presidente Verazzo una pausa di riflessione. Se nel giro di pochi giorni si verificano le condizione di vivere la terza generazione della Casertana, dopo quella di Moccia, con Cominato e Fazzi; dopo quella di Cuccaro, con Ravanelli e Campilongo, dando cioè la possibilità di creare, con il contributo di tutti, una società solida che possa portare avanti con sicurezza i propri programmi, sarò ben lieto di assumere le mie responsabilità. Altrimenti, per l’amore e per l’affetto che nutro per la città e per i colori rossoblu, non ci saranno le condizioni per uscire da anni di anonimato e di frustrazioni”.
Giovanni Pasquariello