Dopo cinque anni il presidente Vrola dice basta: “Ciao Sessana la mia era è finita. Grazie a chi ci ha sostenuto, ecco perchè lascio”



Il presidente Vrola

Decisione  sorpresa in casa Sessana. Il presidente Isidoro Vrola ha deciso di gettare la spugna e con una lunga lettera in cui riassume i cinque anni della sua gestione e spiega i motivi dell’addio.

“Sono passati circa cinque anni da quando il sottoscritto, Isidoro Vrola, e la sua famiglia hanno deciso di prendere le redini e portare avanti il progetto Sessana. Cinque anni ricchi di momenti altalenanti, successi e sconfitte, per fortuna davvero poche quest’ultime. Cinque anni fatti di sacrifici, di progetti, di sogni, di gioie, di passione, di investimenti, di amicizie, di crescita ma, sfortunatamente anche di ostacoli. Ostacoli posti in essere, tante volte, da coloro che invece avrebbero dovuto cercare di agevolare un percorso di crescita che non riguardava soltanto la Sessana, ma un territorio, un’intera comunità. Mi ha fatto spesso rammaricare il dover constatare non tanto il disinteresse, quanto l’avversione e la cattiveria gratuita di alcuni nel mettersi di traverso per impedire la crescita e l’affermazione di un progetto vincente che ha portato la Sessana e Sessa Aurunca alla ribalta regionale e non solo. Un progetto partito da lontano che ha toccato vette a tratti insperate. La consolazione maggiore è quella di aver regalato alla Sessana e ai propri tifosi, quelli veri e instancabili, momenti che rimarranno scolpiti nella storia di questa storica e ultracentenaria compagine. Dalla vittoria dei play-off che hanno riportato, dopo decenni, la casacca gialloblù ai massimi livelli del calcio regionale. L’Eccellenza conquistata proprio nell’anno del centenario e poi un girone intero da matricola capolista e la serie D sfiorata al 116’ minuto dei supplementari nella gara di ritorno, contro una corazzata come la Vibonese che nel giro di pochi mesi sarebbe poi arrivata in Lega Pro. Poi altri due campionati di Eccellenza con i play-off di nuovo sfiorati e una salvezza tranquilla lo scorso anno. Fino ad arrivare a questo scorcio di campionato, dove la Sessana, dopo una falsa partenza, è tornata a macinare punti e a veleggiare nelle zone medio-alte della classifica. In mezzo a questi risultati e traguardi che sono stati sotto gli occhi di tutti, ci sono state tante difficoltà e tanti sacrifici che solo chi ha vissuto dall’interno questo quinquennio può sapere. Parlo dei miei soci, dei collaboratori più fidati, dei calciatori, quelli che hanno vestito la maglia della Sessana non soltanto per il rimborso, oltre che dei tifosi che non hanno mai abbandonato la squadra, macinando chilometri su chilometri, anche per seguire la propria squadra in casa. Ebbene sì, non avete letto male. In tutti questi anni abbiamo dovuto girovagare per i campi di tutta la provincia e chiedere ospitalità di partita in partita alle società e ai comuni casertani. Perché ad oggi, nonostante le promesse e i proclami, la Sessana non ha ancora il suo stadio.



Isidoro Vrola, presidente della Sessana

Una struttura a cui mancano pochi ritocchi per essere inaugurata, che resta lì chiusa e deserta per dei cavilli burocratici inspiegabili che ne impediscono l’apertura e costringono i cittadini di Sessa Aurunca a percorrere chilometri di strada per veder giocare in “casa” la squadra della propria città. È per questo motivo, e non solo, che io e la mia famiglia, siamo giunti alla fine di questa esperienza e abbiamo deciso di farci da parte. Perché, nonostante sia stata un’avventura emozionante, esaltante ed indimenticabile, ad un certo punto bisogna tirare le somme e guardare in faccia la realtà. Non si può rischiare di mettere a repentaglio la propria azienda, che riesce ad offrire lavoro a numerose famiglie del territorio aurunco, per portare avanti da soli un progetto impegnativo e dispendioso senza avere nemmeno l’appoggio delle istituzioni locali. L’impossibilità di giocare nella propria città ha allontanato gli sponsor, che non investono o vengono meno ai propri impegni, i tifosi (tranne i fedelissimi) ed infine i giocatori che cercano gloria e non solo in altre piazze. Sono questi i motivi che mi spingono a fare un passo indietro in un momento storico non facile per nessuno e lo faccio con il lutto nel cuore e le lacrime agli occhi, perché io sono Sessano e chi mi conosce sa bene quanta passione e quanto amore ho messo in questo progetto e quanti sacrifici ho fatto, sempre insieme alla mia famiglia e ai miei soci, in questi anni solo per amore di questo territorio. Da questo momento il progetto Sessana è a disposizione di chiunque volesse portarlo avanti con dignità e serietà, perché in questi anni di voci se ne sono udite tante, ma di fatti se ne sono visti davvero pochi. Chiudo ringraziando tutti coloro che sono stati al nostro fianco e che hanno contribuito a far crescere la Sessana e Sessa Aurunca in questi anni. Dai tifosi, ai collaboratori, ai tecnici, ai calciatori, ai mezzi di comunicazione, agli addetti ai lavori fino ai soci che sono stati sempre al mio fianco. Un ringraziamento particolare voglio farlo al mister Ivan De Michele per la bella persona che ha dimostrato di essere e per il comportamento esemplare e corretto nei confronti di Sessa Aurunca e di tutta la Sessana. Chiudo con una certezza, di presidenti, allenatori, calciatori e dirigenti ne sono passati e ne passeranno ancora tanti, la maglia e la storia di una società che conta oltre 100 anni di vita resteranno immortali e indelebili”.

Con affetto

Isidoro Vrola


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