MONDRAGONE – Un eurogoal del genere se lo sarà sognato anche la notte. Ingresso in area, doppio passo ubriacante, che manda in bambola l’avversario, ed un bolide sul primo palo che s’insacca in rete (CLICCA QUI PER VEDERE IL GOAL AL MINUTO 3.40 NEL VIDEO DI SPORT EVENT). Un goal stupendo che fa esplodere la bolgia del “Salvatore Gregorio Conte” di Mondragone e che lancia in orbita il talento di Giovanni Federico, atleta classe 2000 che permette ai domiziani di raggiungere quota 16 punti nel girone A di Eccellenza, ad appena una lunghezza dalla zona play-off. Ragion per cui, la rete decisiva dell’1-0, davanti ai tanti spettatori accorsi ad assistere al big match contro la C. Frattese, gli vale l’attenzione della rubrica della nostra testata, “PICCOLE CANAGLIE”, dedicata ai talenti emergenti delle compagini dilettantistiche casertane.
NEL VIVAIO DEI CAMPIONI. Ma quando da ragazzino hai fatto parte di quelle super squadre della S.S.C. Capua, impreziosite dalla presenza di Davide Merola e Gianluca Sbordone, prospetti eccellenti del calcio italiano attualmente all’Inter ed alla Juventus, vuol dire che anche te hai qualità importanti, altrimenti difficilmente entri a far parte di uno dei vivai più produttivi del Centro Sud Italia, la S.S.C. Capua di Alberto Guarino. Con la scuola calcio d’élite giallorossa, il terzino destro nato a Capua l’8 novembre 2000, ha iniziato a giocare a calcio, sin dall’età di sei anni, nello storico stadio capuano “Enrico Reale”, ed ha disputato le categorie Pulcini ed Esordienti, facendo parte di quelle corazzate, allenate da Antonio Errico ed Aldo Scialla, che hanno fatto incetta di successi.
ESPERIENZA AD AVELLINO. Di quella importante nidiata, interamente nata in provincia di Caserta, tanti partono in giro per l’Italia per stage con società professionistiche e Giovanni viene prelevato dall’Aversa Normanna, allora in Lega Pro. Con il team di Spezzaferri disputa i Giovanissimi Nazionali, arrivando a soli due punti dalla qualificazione ai play-off. Anzitempo s’interrompe l’esperienza normanna e si trasferisce al Carinola, con cui disputa gli Allievi Regionali sotto età con il suo mentore Antonio Errico. Ma il sogno non è finito ed infatti arriva nell’estate del 2016 la chiamata dell’Avellino. Con gli irpini parte dall’Under 17 ma l’allenatore Renato Cioffi lo convoca spesso in Primavera, tanto che lo fa giocare sia a Carpi che a Vinovo contro la Juventus.
A MONDRAGONE. L’avventura nel Mondragone dei presidenti Fabio Del Prete e Mino Lampitiello inizia nel luglio 2017, con la società domiziana che lo visiona e lo sceglie tra i calciatori più affidabili del reparto under dell’Eccellenza 2017-2018. Nel nuovo corso, targato Vincenzo Carannante, Federico gioca sia come terzino destro che come fluidificante sulla fascia destra, nel 3-5-2 scelto dal trainer napoletano. In campionato gioca sempre, sia da titolare che partendo dalla panchina, e scende spesso a dare una mano alla juniores regionale allenata da Carmine Fusco. Sabato scorso arriva così il suo primo goal in Eccellenza. E che goal per un ragazzo che, appena compiuti i diciassette anni, trova il modo migliore per farsi uno stupendo regalo di compleanno.
L’EMOZIONE. Polmoni, tecnica, posizione e personalità da vendere sono le qualità migliori di cui giova l’atleta che fa di Dani Alves il suo idolo per lo stesso ruolo che ricopre. Ed infatti, guardando il goal, assomiglia molto alle gesta del campione del Paris Saint Germain. Una perla che, ancora adesso, gli fa venire la pelle d’oca: “Sono sinceramente entusiasta del goal. Vedere tutti i miei compagni che sono venuti ad esultare con me è stata un’emozione indescrivibile. Appena mi è arrivata la palla non ci ho pensato due volte, prima ho provato il doppio passo che fa parte del mio repertorio e poi ho scaricato la palla in porta. A Mondragone mi sto trovando benissimo. La società, la dirigenza e lo staff tecnico lavorano in maniera molto professionale e non ci fanno mancare niente. Non me l’aspettavo di segnare così, infatti la gioia che mi ha assalito è stata esagerata. Il goal lo dedico a mio padre e mia madre”. Se un goal del genere fosse avvenuto in Serie A, le televisioni lo farebbero vedere e rivedere. Questo dimostra che i gesti tecnici avvengono non solo nei palcoscenici più alti ma anche nelle categorie dilettantistiche, dove tanti ragazzi giocano per il desiderio di divertirsi e sognare un futuro da campioni in cui non bisogna mai smettere di credere.
LE PRECEDENTI PUNTATE DELLA RUBRICA “PICCOLE CANAGLIE”
LEGGI QUI LA PRIMA PUNTATA DEDICATA A CARMINE PASQUARIELLO DELL’HERMES CASAGIOVE
LEGGI QUI LA SECONDA PUNTATA DEDICATA AD ANTONIO FILHO DE SIMONE DELL’ALBANOVA
LEGGI QUI LA TERZA PUNTATA DEDICATA A LUCA VITALE DEL MARCIANISE
LEGGI QUI LA QUARTA PUNTATA DEDICATA AD ANTONIO DI LANNA DELLA SESSANA
LEGGI QUI LA QUINTA PUNTATA DEDICATA AD ANDREA MAISTO DELLA VIRTUS LIBURIA