SESSA AURUNCA – Dal colpo di testa di Antonio Di Lanna è arrivato un segnale fondamentale per la riscossa della Sessana che è tornata alla vittoria, dopo esattamente cinquanta giorni, allo stadio “Comunale” di Casamarciano. Questo dimostra che la spinta per ottenere i migliori risultati non arriva sempre dai calciatori più esperti, i cosiddetti over, ma spesso capita che a dare la svolta sono i ragazzini, i più giovani, gli under calcisticamente parlando. Il giovane centrocampista ha realizzato la rete della sicurezza nella tana della Mariglianese, sconfitta poi col punteggio di 1-2, e grazie a questa importante prestazione si è meritato il focus della quarta puntata della rubrica “PICCOLE CANAGLIE”, dedicata ai calciatori talentuosi delle società dilettantistiche casertane.
LA RIVALITA’. Nata il 28 dicembre 1998 a Sessa Aurunca, la mezzala è sempre stata residente a Carano, frazione rumorosa che ha sempre serbato una rivalità verso la Sessana. Rivalità nata nelle tradizioni culturali tra paesani di una città, Sessa Aurunca, che conta trentadue frazioni, e che poi è sfociata nelle contrapposizioni calcistiche tra Virtus Carano e Sessana. Ma più si avanti nel tempo e più tante persone perdono questi sentimenti che, però, permangono e sono riscontrabili al tatto nei circoli e nelle piazzette, tramandati di padre in figlio. E di fatti anche Antonio Di Lanna vede sulla propria pelle tale competizione ma in maniera oramai lieve: “Mi hanno sempre parlato di questa rivalità, non solo legata al calcio, ma credo che appartenga al passato. Da quando gioco con la Sessana, la gente di Carano mi “sfotte”. Semplice goliardia, ma so che tanta gente ci tiene a questi valori”.
LA CARRIERA. Con la maglia gialloblu della Sessana, Di Lanna ha iniziato a dare i primi calci al pallone a nove anni, nei Pulcini che erano allenati dalla bandiera del calcio sessano, Salvatore Mennillo, ex allenatore della prima squadra ed ora tecnico della juniores. Dopo due anni, si trasferisce al Gaeta, con cui disputa Esordienti e Giovanissimi. Viene prelevato dal Fondi, all’epoca partecipante al campionato di Serie C, e lì Antonio visse il suo più bell’anno della sua carriera, agli ordini del tecnico Gianluca Dolce, in un ambiente entusiasta per l’esperienza professionistica. L’anno dopo il Fondi retrocesse e quindi entrò a far parte della juniores nazionale della Serie D. Nel campionato 2015-2016 il club laziale lo diede in prestito alla Sessana di Isidoro Vrola che lo volle fortemente e lo spinse ad una crescita esponenziale, con tante presenze ottenute in Eccellenza ad appena diciassette anni. Esperienza accumulata che l’anno scorso permise a lui di entrare in pianta stabile nella Berretti Nazionale del Fondi allenata da Alessandro Parisella, con cui conquistò i play-off.
L’IDOLO. Quest’anno, quindi, si apre la terza esperienza alla Sessana di Antonio Di Lanna che ha siglato la terza rete in Eccellenza. Il primo in questa stagione, mentre le due precedenti reti sono state siglate nella stagione 2015-2016. Egli stesso è consapevole di quanto sia importante nella sua carriera l’avventura nella prima squadra aurunca, di fatti tra campioni e top player che avrebbe potuto scegliere (Maradona, Cristiano Ronaldo, Messi, Ibrahimovic, Del Piero), preferisce umilmente un calciatore di “queste categorie” con cui ha condiviso lo spogliatoio due anni fa. Si tratta di Gennaro Vitale, rinomato centrocampista classe ’82 ex Lupa Roma e Gaeta che lo ha colpito per la sua professionalità e per la sua classe, tanto da attingere dal suo vasto repertorio sia in allenamento che nelle partite vissute come compagni di reparto.
L’EMOZIONE. Nella sua esperienza non ha mai disdegnato il ruolo di goleador ed infatti, domenica contro la Mariglianese, si è fatto trovare pronto nello schiacciare in rete il cross sul secondo palo di Orazio Grezio. Una rete importante per lui e per l’ambiente: “Credo che il goal sia stato necessario a risvegliare l’ambiente, poiché la vittoria mancava da troppo. Ora abbiamo tre partite più abbordabili, contro Pimonte, Virtus Volla e Monte di Procida, che in caso di vittorie, ci possono dare slancio in classifica. L’episodio più bello che mi porto appresso? Senza dubbio il primo goal in Eccellenza, siglato due anni fa contro l’Isola di Procida a Villa Literno. Non dovevo giocare ma strinsi i denti con un’infiltrazione. Fu un gran bel tiro da lontano, peccato che non fu decisivo perché gli isolani pareggiarono al 94°. Sono molto legato alla Sessana e spero di vivere insieme tanti bei momenti”.
LE PRECEDENTI PUNTATE DELLA RUBRICA “PICCOLE CANAGLIE”
LEGGI QUI LA PRIMA PUNTATA DEDICATA A CARMINE PASQUARIELLO DELL’HERMES CASAGIOVE
LEGGI QUI LA SECONDA PUNTATA DEDICATA AD ANTONIO DE SIMONE DELL’ALBANOVA
LEGGI QUI LA TERZA PUNTATA DEDICATA A LUCA VITALE DEL MARCIANISE