Una sconfitta era stata messa, ampiamente, in conto ma certamente non con queste proporzioni. In poche parole questo potrebbe essere il succo della roboante sconfitta del Canada contro l’Argentina nella prima giornata della seconda fase dei Panamericani che regalano i biglietti per Londra 2012. Doornekamp e soci partivano nettamente svantaggiati nella sfida contro i padroni di casa ma i 26 punti di scarto accumulati suonano come una condanna alle speranze dei nordamericani di fare strada. Una batosta partita sin dalla palla a due con l’albiceleste che imprimeva subito il suo ritmo alla partita col Canada che, oltre ai soliti problemi offensivi, stavolta veniva travolta anche in difesa. E’ stato un continuo inseguire, con qualche breve fiammata di speranza nel terzo quarto, ma il gap accumulato testimonia la differenza di passo tra le due compagini. Un brutto colpo al morale dei canadesi usciti con le ossa rotte ed i timbani fracassati dal match contro un’Argentina che appare la vera favorita al successo. Male anche Doornekamp, anche lui incapace di reagire alla furia albiceleste anche se è sceso in campo con una vistosa protezione al ginocchio sinistro.
LA CRONACA DEL MATCH All’Islas Malvinas di Mar del Plata si gioca in un clima incandescente che tramortisce il Canada che si affida solo al tiro pesante con risultati pessimi (5/19 alla fine). La prima spallata arriva verso il 6′ con Delfino e Ginobili che piazzano un 9:0 che manda il match sul 15:7. Di fatto, la partita puo’ dirsi chiusa qui visto che Scola comincia ad accendersi ed a travolgere un Anthony inguardabile. Il +12 al primo stop la dice lunga, col Canada capace di realizzare la miseria di 9 punti in 10′. La serata storta di Anderson, unita all’assenza di Kendall, non consente ai nordamericani di ritrovare la fiducia e solamente il giovane Olynyk si salva dal naufragio. L’Argentina gioca come il gatto fa col topo: appena vuole, piazza una zampata e scappa via. Se a questo si uniscono le 3 rapine del solito Ginobili ecco spiegato il solido +15 della pausa lunga. L’albiceleste tocca anche il +19 dopo il missile di Delfino ma, almeno, il Canada ci mette un briciolo di orgoglio nonostante la pessima situazione falli (5 per Young e 4 per English gia’ nel terzo periodo). Sempre Olynyk, insieme a qualche conclusione di Rautins, permette di rivedere la luce sul -11 all’ultimo ‘stop and go’. Partita riaperta? Neanche per sogno. Scola firma, quasi integralmente, un 7:0 che chiude definitivamente la pratica in avvio del quarto conclusivo. Il colpo di grazia è firmato da Andres Nocioni che, con due bombe di fila, affonda un Canada che aveva smesso di lottare da diverso tempo. Male Doornekamp che ha chiuso con 0 punti in 14′ con 0/3 da 2 e 0/1 da 3, 1 rimbalzo, 1 persa e 3 falli che l’hanno condizionato oltre a questa vistosa fasciatura al ginocchio sinistro. La giornata, in terra argentina, pero’ è stata funestata dal drammatico incidente occorso al sutorino Edgar Sosa: ad un minuto dalla fine della sfida tra Repubblica Dominicana e Panama (nettamente vinta dai dominicani), il play ha subito un gravissimo incidente. Responso medico tremendo: frattura della tibia e perone. Una tegola pesante anche per Montegranaro visto che il giocatore è out per almeno sei mesi stando a quanto trapela dall’ospedale dov’è ricoverato ed è stato subito operato.
ARGENTINA – CANADA 79-53
ARGENTINA: Scola 22, Ginobili 16, Sanchez, Oberto 2, Prigioni 5, Gutierrez, Delfino 17, Quinteros ne, Leiva, Nocioni 13, Jasen 2, Kammerichs 2. All. Lamas.
CANADA: Rautins 8 , Anderson 3, English 9, Shepherd 12, Doornekamp, Brown, Anthony 2, Kendall ne, Young, Olynyk 19, Joseph, Ferguson ne. All. Rautins.
PARZIALI: 21-9, 37-22, 54-41