Una Casertana molle, pasticciona (e sfortunata) si arrende alla giovane Akragas che porta via tre punti pesanti. Non è stata la solita Casertana, quella vista, ed elogiata, contro il Catania e quella apprezzata nella partita di Andria. Ancora una volta i falchetti regalano gran parte del primo tempo agli avversari che passano in vantaggio a pochi minuti dalla fine della prima frazione di gioco. Nella ripresa una Casertana più ficcante e determinata non riesce a bucare uno strepitoso Vono (il migliore in campo) che nega la gioia del gol prima a De Rose e poi a Tripicchio. Il numero uno ospite già nel primo tempo nel giro di 30 secondi aveva respinto due pericolose conclusioni di Padovan. Alla luce delle occasioni da gol la Casertana avrebbe meritato di più, ma nel calcio vige la dura legge del gol, se non lo fai lo subisci.
Scazzola tiene in panchina Rajcic e si presenta con un 4-4-2, con Turchetta a sinistra e Marotta a destra sulla linea dei centrocampisti centrali De Rose e Carriero, che in fase di possesso palla diventa un 4-2-4 molto offensivo. Le note negative sono arrivate soprattutto dai due laterali bassi, De Marco e Galli. Loro hanno spinto poco sulle rispettive corsie e De Marco è parso inadeguato a ricoprire il ruolo di esterno basso. La rete dell’Akragas è anche frutto degli errori degli esterni rossobu (forse anche dell’arbitro) oltre che della bravura di Longo. Inoltre, De Marco e Galli, non hanno avuto il necessario supporto da parte di Marotta e Turchetta in fase di copertura. Non a casa, a parte l’eccellente prestazione del portiere Vono, i migliori tra le fila agrigentine sono stati Sepe e Saitta, cioè i due esterni.
Mancano le idee a centrocampo e allora Scazzola si gioca la carta Rajcic quando già si è sotto di una rete a zero. I giovani biancoazzurri però riescono ad imbrigliare il centrocampo rossoblu, si coprono bene, decisi a difendere con tutte le proprie forze l’inaspettato vantaggio. Il croata, nei trenta minuti in cui è stato chiamato in causa, ha provato a riorganizzare il gioco rossoblu.
A venti minuti dal termine il tecnico rossoblu toglie i due esterni alti, che sono andati via via spegnendosi, ed inserisce Cigliano a sinistra e Tripicchio a destra. L’ex Reggina entra subito in partita e dopo circa un quarto d’ora impegna severamente Vono. Si dà un gran da fare, anche se commette qualche errore ingenuo. Diventa sempre più difficile trovare spazio per gli attaccanti, l’Akragas si arrocca in difesa e arriva al fischio finale senza subire danni.