SANTA MARIA CAPUA VETERE – Quando tutto lasciava presagire che la partita finisse col punteggio di 1-1, il Gladiator ha strofinato la lampada e, grazie ad un lampo di genio, si è assicurato i primi tre punti della stagione. Un’acrobazia di ben altri palcoscenici che ha reso stupendo il debutto in Promozione dei neroazzurri di Vincenzo Casaccio. Era il minuto 93, quando dalla sinistra il baby classe 2000 Gaetano Errico tenta il tutto per tutto e pesca Daniele Silvestro che non ci pensa un istante e s’inventa una sforbiciata. Solo in quel modo l’ex difensore della Real Albanova poteva arpionare la palla ed è fortunato perché la traiettoria trae in inganno il portiere della Viribus Somma.
L’ACROBAZIA. Tre punti in saccoccia e per Silvestro un sospiro di sollievo perché appena venti minuti un suo tocco maldestro aveva consentito a Perna di realizzare il goal del pareggio. Ma il roccioso centrale difensivo non si è demoralizzato e dall’alto della sua esperienza ha scelto il modo migliore per farsi perdonare. Con un gesto acrobatico che conferma le qualità balistiche che tanto appartengono ad un attaccante rispetto ad un difensore. Ed infatti anche la passata stagione si è reso protagonista sotto porta, mettendo a segno due reti in campionato.
LA REDENZIONE. Silvestro, al termine del match ai microfoni di Sport Event, estrae un sorriso a trentadue denti per esprimere la propria gioia: “Abbiamo tenuto bene il campo nella prima frazione, meritavamo qualche goal in più. E’ arrivato il pareggio e poi, allo scadere, ho voluto vendicarmi dell’episodio precedente e dimostrare a tutti che il Gladiator è vivo. Il pareggio sarebbe stato ingiusto, considerando che abbiamo avuto il pallino del gioco per il 70%. Lamentele della Viribus Somma a fine gara? Mi sono andato subito a scusare ma non l’ho fatto apposta. Stavo andando a festeggiare dai miei tifosi, quando i miei compagni mi hanno preso e sono caduto proprio davanti agli ultras della Viribus. Con Somma Vesuviana non ho nulla contro, quindi subito mi sono scusato per il gesto involontario”.