SANTA MARIA CAPUA VETERE – Termina ancora prima di iniziare l’avventura di Nicola Perrotta sulla panchina del Gladiator. Nella serata di ieri, il trainer sanfeliciano ha rassegnato le dimissioni dalla carica di allenatore, motivando questa scelta per l’eccessiva confusione che si sta vivendo a Santa Maria Capua Vetere. Secondo i rumors, invece, le cause del divorzio sarebbero altro. Perrotta è stato scelto da Giuseppe Montesano, mentre l’altro presidente Salvatore Acconcia non era d’accordo, tanto da aver contattato altri allenatori. La comunicazione agli organi di stampa dell’allenatore è stato troppo frettolosa e questo non è piaciuto ad Acconcia. Da qui è scaturito un clima poco sereno che ha condotto a questa sofferta decisione. Eppure l’ex allenatore dello Sparta San Tammaro già si era mosso contattando tanti calciatori, in vista dell’inizio della preparazione previsto per lunedì a Recale, poi i continui tentennamenti lo hanno portato alla resa.
I MOTIVI. Nella decisione ha pesato anche il clima ostile dei tifosi che, scottati dal fallimento, non sopportano l’idea di ripartire dalla Promozione, dopo aver vissuto la bella stagione calcistica in Serie D. Sin dall’inizio, il progetto guidato da Paolo De Riso sta subendo l’onda della delusione e della rabbia della tifoseria che non accetta la Promozione, categoria disputata e vinta nel 2005-2006 nel famoso trionfo di Casapesenna. In questa atmosfera non è semplice muoversi e questo non sta aiutando la dirigenza, ma non c’è tempo da perdere che il 2 settembre inizia la Coppa Italia Dilettanti. Per questo primo anno della rinascita, la nuova dirigenza deve convincere i sostenitori neroazzurri che il progetto, seppur parta da una categoria più bassa, è serio. Il dietrofront di Perrotta non è il modo migliore per iniziare, quindi ora bisogna fare scelte oculate per non inimicarsi ancor di più la piazza.