“Non c’erano i presupposti per portare a termine la trattativa, ogni giorno veniva fuori qualcosa di nuovo. Non potevo andare contro i miei commercialisti che mi hanno consigliato di mettere la parola fine al passaggio di proprietà”: sono parole forti quelle dell’imprenditore Guglielmo Pellegrino che per oltre un mese è stato presidente ‘ufficioso’ dell’Aversa Normanna prima di capire, grazie anche al lavoro dei propri consulenti, che sarebbe stato meglio evitare di chiudere l’accordo con Giovanni Spezzaferri. Pellegrino racconta tutto quello che è successo cercando di fare chiarezza su ogni aspetto tralasciando però quello che è l’aspetto economico che sarà trattato “in una futura conferenza stampa alla quale parteciperò personalmente – continua l’imprenditore – in compagnia di coloro che avevano già accettato questa nuova sfida e cioè Giuseppe Vitale e Giovanni Fabozzo. Al tavolo poi ci saranno i miei commercialisti che faranno chiarezza su quanto trovato in questi mesi nei bilanci dell’Aversa Normanna. Chiederò al sindaco De Cristofaro di fare questa conferenza stampa nella sala consiliare del Municipio per fare chiarezza su questa vicenda che mi ha sicuramente penalizzato visto che già in tanti avevano sposato il progetto. Purtroppo però, come già detto prima, questi continui rinvii della firma sono stati dovuti a continue ‘sorprese’ che mi arrivavano dai commercialisti che ‘scavando’ trovavano novità importanti che alla fine mi hanno convinto di non portar avanti la trattativa”.
Pellegrino poi sottolinea che “se l’Aversa Normanna è rimasta in vita fino ad oggi è grazie a me che subito dopo la fine del campionato ho provato a mantenere viva questa società. Ma quando ho capito che quello poteva essere un passo sbagliato ho deciso di dire basta. Ho 60 anni e ad un certo punto devo pensare anche alla mia famiglia: non sono il bambino che deve avere per forza quella cosa. Ho avuto anche un dibattito acceso con i miei collaboratori perché volevo acquistare l’Aversa Normanna ma veramente non c’erano i presupposti”.
Un aspetto importante è quello legato allo stadio ‘Bisceglia’: “Nelle scorse settimane grazie ad un mio intervento a favore dell’Aversa Normanna ho garantito al club di avere uno stadio. Ci sono stati degli incontri con il sindaco e l’assessore che ci hanno permesso di prolungare la convenzione fino al 2018. Ora i rappresentanti dell’Aversa Normanna dovranno necessariamente rispettare quella convenzione e cioè pagare, mi pare, 1000 euro al mese più una rata finale per la questione dell’energia elettrica”.
E quindi uno sguardo al futuro: “Spero vivamente che la città di Aversa non perda la sua squadra di calcio. Mi auguro che ancora una volta Spezzaferri possa iscrivere la squadra al campionato di Serie D. Qualora ciò non dovesse succedere sono pronto, con tante persone che hanno mostrato interesse verso il mio progetto, a creare una nuova società che possa comunque regalare calcio ad Aversa. E’ chiaro non si chiamerà più Aversa Normanna e probabilmente non militerà più in Serie D ma chiederemo alla Federazione un titolo di una categoria comunque importante per cercare, nel giro di qualche anno, di portare la squadra della nostra città nuovamente nelle categorie che merita”.