Nuovo capitolo della vicenda Real Albanova-Comune di Casal di Principe. Il presidente Pasquale Corvino deciso più che mai a lasciare la città e lo spiega in una lunga intervista. “Ci hanno convocato a questa riunione presso il Comune di Casal di Principe istituita dall’Assessore Coronella a cui ricordo che quando si inoltra una convocazione generalmente bisogna specificare destinatario e mittente. Comunque sia abbiamo partecipato per spirito costruttivo ma anche il Sindaco sopraggiunto dopo, ha manifestato la realtà delle cose. Insomma non è solo l’Assessore Coronella ma anche il Sindaco non ci vuole a Casal di Principe. Mentre Mastella festeggia in televisione la promozione del Benevento in serie A, perché porterebbe la città di Benevento un aumento del PIL e di posti di lavoro nonché visibilità, il Sindaco Natale, nascosto dietro quel perbenismo e quella legalità che non appartiene certo solo a lui, continua a non applicare la legge secondo la sua cultura distruttiva. Siamo stati chiamati per dare linee guida per l’organizzazione del campo, ma senza un regolamento come la legge prevede, non capisco cosa avremmo potuto dare. Come la lettera in cui abbiamo mandato cosa volevamo fare, è stata dovuta essere letta e specificata poiché non era stata né valutata né capita. Io non so se il Sindaco Natale e l’Amministrazione comunale, Assessore Coronella in testa, che loro sono amministratori e che dovranno dare conto di questa gestione non regolamentata ma personalistica della cosa pubblica, si rendano conto della gravità della situazione. A questo punto finalmente il Sindaco è venuto allo scoperto e non ci resta che prendere un’altra strada. A malincuore perché pensavamo di poter portare qualcosa di buono nel paese, siamo allora costretti ad andare via. Non è possibile poter discutere con un Assessore di quel genere e con un Sindaco che si pone su un piedistallo e con il suo modo di fare e il calcio ne è l’esempio, sta distruggendo l’economia e lo sport nella città di Casale. Fino a quando ci saranno questi due signori, espressione di una dittatura comunista, non credo che sia possibile più parlare. Invieremo a tutti i cittadini di Casal di Principe una lettera in cui spiegheremo dettagliatamente le nostre ragioni di chi li governa. Fino a quando ci saranno queste persone noi non metteremo mai più piede a Casale in senso sportivo. Vi assicuro che loro ne risponderanno davanti a tutte le autorità competenti. E se il paese avrà subito un danno vi assicuro che loro lo risarciranno. Nulla è eterno e nel momento in cui dovesse arrivare un’Amministrazione liberale, democratica interessata allo sviluppo non solo sportivo, ma come dice Mastella di natura occupazionale ed economica, saremmo disposti in qualunque momento a tornare e investire. Fino a quel punto non ci chiedano niente perché senza un regolamento comunale sulla gestione del campo sportivo noi non possiamo dire assolutamente nulla. E con questa chiudo tale vicenda e questa polemica a cui ho già dedicato a chi poi alla fine rappresenta il nulla”.