CASERTA – Il Falco guarda negli occhi l’Orso e lo ipnotizza. La Casertana neutralizza la corazzata Alessandria con una prestazione da incorniciare e tiene il discorso aperto per la qualificazione al terzo turno. In una gara molto vivace, in un Pinto stracolmo di tifosi e vessilli rossoblu, le due compagini pareggiano col punteggio di 1-1 nella gara valevole per l’andata del secondo turno dei play-off di Lega Pro. Il lampo d Taurino replica al vantaggio di Fischnaller e permette ai falchetti del presidente D’Agostino di credere sempre al sogno Serie B. Per il passaggio del turno, serve infatti la vittoria al “Moccagatta” di Alessandria, nella sfida in programma mercoledì alle 20.30. Egregia la perfomance casertana, con una piazza intera che ha lottato per un intero pomeriggio ed ha spinto i calciatori in campo alla conquista un pareggio che vale tanto. Per una maglia, per una passione, per la Casertana.
PRE-PARTITA. Gli allenatore rossoblu Raffaele Esposito e Guglielmo Tudisco confermano gli stessi undici che hanno compiuto l’exploit a Siracusa. In difesa Rainone e D’Alterio, con De Marco confermato come terzino destro. In attacco Orlando e Ciotola a supporto di Corado, nel 3-4-2-1 dei falchetti. Tra le fila ospiti Giuseppe Bepi Pillon si affida ad un difensivo 4-4-2. L’ex Novara Gonzalez e Bocolan in attacco, mentre Gozzi affianca Piccolo al centro della difesa. Parte dalla panchina Evacuo, uno dei calciatori illustri della sfida del secondo turno play-off.
EMOZIONI ALL’INGRESSO. Splendida cornice allo stadio “Pinto” per un appuntamento tanto atteso in città. Oltre 5.000 spettatori sono assiepati nei distinti e nella tribuna dell’impianto di viale Medaglie d’Oro, uniti da tanti vessilli di coloro rosso e bleu. Trenta sono invece i tifosi provenienti dalla località piemontese che espongono uno striscione che non lascia spazio ad interpretazioni: “Solo per noi”. All’ingresso in campo, emozionante coro, intonato da tutto lo stadio, che mette i brividi ai protagonisti del match. Caserta risponde con gli attributi alla sfida storica con l’Alessandria, che tanto può dire nel percorso di avvicinamento alla Serie B.
PRIMO TEMPO. Sin dai primi minuti s’intuisce che l’Orso Grigio è una corazzata, impreziosita da una struttura fisica e da una qualità tecnica di primo valore in Lega Pro. Ma la Casertana colma il gap con una voglia spropositata ed una tifoseria che non smette un attimo di cantare. La grinta viene trasmessa in campo ai falchetti che sentono eccome l’importanza della posta in palio: ne è l’emblema Ciotola che arpiona con la mano una palla imprendibile sul secondo palo: il gesto gli costa l’ammonizione (4’). Dopo un’iniziale fase di studio, la prima azione è di marca casertana. Avvolgente ragnatela di passaggi da destra verso sinistra, Ramos allarga per Giorno che, grazie ad un doppio passo, prende il tempo a Celjak e lascia partire un tiro cross che Vannucchi smanaccia in corner (12’). Il momento di pressione locale viene stravolto dal vantaggio dell’Alessandria: un vero e proprio colpo di fulmine che ammutolisce il Pinto. Da una palla persa sulla trequarti, Fischnaller penetra nelle maglie della difesa casertana e gela Ginestra con un sinistro angolato a mezza altezza (15’). Pesante colpo per i ragazzi del duo Raffaele Esposito / Guglielmo Tedesco che vanno in bambola per qualche istante. Angolo sbarazzino di Gonzalez che Ginestra blocca con qualche patema (18’). Dura poco lo shock per i padroni di casa che reagiscono immediatamente, sospinti dal pubblico di casa. Rainone allarga sulla sinistra per Ciotola, traversone sul primo palo dove irrompe Corado: incornata decisa ma la sfera termina alta sopra la traversa (18’). Con il vento a favore, Gonzalez tenta di beffare il pipelet locale con un nuovo corner: Ginestra si rifugia ancora in angolo (25’). Sulla fascia sinistra Iocolano si rende protagonista di una galoppata con la sua capigliatura rock: passaggio al centro su cui ci mette una pezza D’Alterio (27’). Al centro del campo Rajcic perde il confronto con il suo dirimpettaio Cazzola. Pillon è ben consapevole della posizione nevralgica che occupa l’ex Albinoleffe, così lo ingabbia tra Barlocco e Branca che lo aggrediscono ripetutamente e lo disturbano con continue sportellate. La manovra è nelle mani dei rossoblu del presidente D’Agostino che sono obbligati a recuperare, mentre i piemontesi aspettano e pungono in contropiede. Così come al 39’, quando avviene il doppio scambio tra Bocalon e Gonzalez, con quest’ultimo che entra in area e chiama alla respinta in corner Ginestra. Senza neanche concedere un minuto di recupero, l’arbitro indirizza le due compagini nello spogliatoio sul punteggio di 0-1 per l’Alessandria.
SECONDO TEMPO. Entrambe le compagini rientrano in campo con gli stessi undici. La Casertana vuole il pareggio per imbastire le proprie velleità di promozione e giocarsi le sue chance nella gara di ritorno, in programma mercoledì al “Moccagatta” di Alessandria. Brividi al 49’, quando Corado non approfitta per poco dell’uscita a vuoto di Vannucchi: la sfera viene rinviata. Un minuto dopo, i due trainer casertani compiono la prima sostituzione con Carriero che prende il posto di Magnino. I falchetti sono vivaci e costruiscono una grande chance al 57’. Combinazione prelibata tra Orlando e Corado: quest’ultimo calcia di contro balzo ma scaraventa il tiro oltre la traversa. I Grigi si difendono con ordine e per la Casertana non è semplice sbaragliare le loro resistenze. Giuseppe Bepi Pillon manda in campo Sestu, un altro talento del calcio italiano che fino a due anni fa giocava con il Siena in Serie A (67’). Rispondono i falchetti con Taurino al posto di uno stremato Ciotola, applaudito per la sua prestazione da migliore in campo fino a quel momento (71’). Ed è proprio il nuovo entrato Taurino che manda in visibilio il “Pinto” dopo appena quattro giri di lancette dal suo ingresso in campo. L’ex Ternana e Martina Franca intuisce che il retropassaggio di Celjak verso Vannucchi è lento, così accelera, sorprende tutti (Vannucchi annesso), intercetta il pallone e gonfia la rete (75’). Boato del Pinto per il goal del meritato pareggio dell’1-1, con i tifosi rossoblu che esultano di gioia, mentre Taurino mette le mani vicino alle orecchie per dire: “Ora voglio sentirvi tutti urlare”. Vale oro la seconda rete alla dodicesima presenza in maglia rossoblu per l’attaccante tarantino classe ’95, dopo la rete contro la Reggina in campionato. L’Alessandria, colpita nell’animo, si riporta in avanti e spaventa la Casertana. Bocalon assiste Gonzalez che calcia a botta sicura: Ginestra neutralizza il suo tiro e lo devia in corner (82′). Super parata del pipelet casertano che protegge il risultato di 1-1. Al triplice fischio sonoro applauso di tutti gli spettatori per la grande Casertana. Il sogno è ancora aperto ed ora tutti i tifosi sperano nell’exploit al “Moccagatta”. La trasferta è già iniziata, e se i falchetti giocano così sospinti dal proprio pubblico, possono trasformare in realtà l’inimmaginabile.
Tabellino: CASERTANA-ALESSANDRIA = 1-1 (parziali: 0-1; 1-0)
CASERTANA: Ginestra, Giorno (91’ Finizio), Magnino (55’ Carriero), De Marco, Rajcic, Corado, Ramos, D’Alterio, Rainone, Ciotola (71’ Taurino), Orlando. In panchina: Pezzella, Lorenzini, Fontanelli, Diallo, Petricciuolo, De Filippo, Simone, Colli, Cisotti. Allenatori: Raffaele Esposito / Guglielmo Tudisco
ALESSANDRIA: Vannucchi, Celjak, Cazzola, Iocolano (92’ Manfrin), Fischnaller (67’ Sestu), Piccolo, Gonzalez, Barlocco, Gozzi, Branca, Bocalon. In panchina: La Gorga, Mezavilla, Piana, Rosso, Sosa De Luca, M’Hasi, Nava, Sala, Evacuo. Allenatore: Giuseppe Pillon
RETI: 15’ Fischnaller (C), 75’ Taurino (C)
ARBITRO: Antonello Balice della sezione di Termoli (assistenti: Marco Scatragli di Arezzo e Michele Pizzi di Termoli)
NOTE: Ammoniti: Ciotola, D’Alterio, Ramos (C); Gonzalez, Piccolo (A). Angoli: 3-8. Fuorigioco: 4-0. Recupero: 0 nel primo tempo; 4 nel secondo tempo. Spettatori: 5.000