Svolta sulla vicenda Gladiator che sta tenendo col fiato sospeso tutti i tifosi nerazzurri. Pasquale Corvino ha deciso di interrompere la trattativa per l’acquisto del club e lo spiega in una lunga intervista. “Di questa trattativa che va avanti da molto tempo e che produce alti e bassi sono letteralmente stanco. Un’altra settimana è trascorsa, dovevamo concludere venerdì come stabilito, siamo quasi a domenica e non si sa ancora nulla. Ho l’impressione di essere come quell’uomo che corteggia una bella donna la quale accetta il corteggiamento solo ed esclusivamente per far ingelosire il proprio uomo. Il poveretto insiste, insiste ma non si rende conto che alla fine cammina a vuoto. Questa è purtroppo la situazione. Io mi sono permesso di inserirmi nella vicenda Gladiator solo perché lessi che l’ingegnere D’Anna, dopo aver interrotto la trattativa con i sammaritani, non voleva iscrivere la squadra al campionato. Ho cercato di approfittare di questa cosa e portare il titolo in un’altra zona mentre l’alternativa del Gladiator era la scomparsa. Un altro motivo che mi avrebbe fatto comodo è che economicamente era più vantaggioso prendere un titolo di serie D che allestire una squadra per vincere un campionato di Eccellenza. Per me ci sarebbe stato un risparmio non indifferente a livello economico. Mai avrei immaginato che tutto avesse potuto scaturire tutte queste cose: telefonate di amici di cui qualcuno anche politico della zona sammaritana che mi contestava o mi pregava di fare un passo indietro per salvare il calcio in città. Poi dichiarazioni o analisi giornalistiche offensive che mettono in discussione non solo il mio progetto, ma anche la mia proprietà della Real Albanova. Insomma un pupazzo che gira a vuoto tra i veicoli di una situazione molto ingarbugliata che si vive a Santa Maria. Più vivo questa situazione, più vivo nell’ambiente calcistico dilettantistico, più vivo tutte queste realtà nella provincia e oggi forse riesco a capire perché la Casertana, unica società professionistica della provincia, faccia 670 paganti. C’è una cultura e appartenenza al piccolo territorio e non una cultura di appartenenza a un qualcosa di più grande. Anche oltre telefonate e calunnie giornalistiche, qualcuno mi ha anche inviato una lettera in cui, pensate un po’, mi dice che non potrei mai entrare nello stadio di Santa Maria, anche se acquistassi il Gladiator, che non potrei toccare nulla all’interno dello stadio e che si farà di tutto, anche senza motivo, che per un altro anno io debba giocare li.
Questo significa che c’è più gente disposta a distruggere che a costruire. Ma ancora più c’è più gente che pur di non farti fare qualcosa sarebbe capace di bruciare tutto, anche i tuoi pensieri e sogni. Mi arrivano anche altre lettere in cui io mai potrei fare il presidente di una società di Santa Maria Capua Vetere poiché sono stato presidente della Casertana in passato e mai potrei essere presidente del Gladiator. Non credo a tutte queste cretinate però sono molto stanco di questa situazione. Ho fatto tutto quello che era possibile, ma il tempo passa e purtroppo siamo sempre al punto di partenza. Il mio termine era venerdì sera, ormai la settimana è conclusa e siamo ancora qui. Credo che sia un diritto ed è giusto che i tifosi nerazzurri, tutta la città, Sindaco compreso, si attivino in modo così importante per difendere un patrimonio del loro territorio. Hanno tutto il dovere per farlo e hanno tutta la mia comprensione. Resto però male da qualche imbecille che continua e persevera telefonandomi ,o ffendendomi su situazioni che io non penso di meritare. Forse a questo punto è meglio che io faccia un passo indietro. Farò il mio campionato, chiamerò a raccolta le persone, sindaci e amministratori della mia zona per cercare di avere un campo adeguato su cui investire. Faremo un campionato di Eccellenza per poter raggiungere la promozione in D immediatamente anche se questo mi costera più dell’acquisto del titolo del Gladiator. Non fa niente, però almeno non creerò nessun tipo di problema ad un territorio che legittimamente cerca di difendere la propria rappresentanza sportiva e auguro ai tifosi del Gladiator tanta fortuna così come al club perché quello che loro stanno facendo è un loro diritto ed è giusto che sia così. Non ho più tempo da perdere. Lunedì sera ci saluteremo con i ragazzi che mi hanno dato una mano nel raggiungimento della salvezza. Il giorno dopo inizieremo a costruire il nostro futuro per la nostra zona e forse un po’ alla volta penso che lo raggiungeremo. Anche perché ci stiamo mettendo cuore e passione. Spero solo che la donna corteggiata non possa poi perdere il fidanzato e il corteggiatore per poi restare sola, perché sarebbe davvero un grande peccato”.