Il conto alla rovescia, finalmente, sancisce gli ultimi rintocchi e la febbre sale in tutta la città. Non resta che attendere ancora poche ore, sabato alle 11, per dare il primo abbraccio alla nuova Juve, quella chiamata a salvarsi.
Continua, intanto, il nostro viaggio tra gli addetti ai lavori che ci presentano la Juvecaserta e la prossima stagione in A. Quest’oggi tocca a Luigi Gigio Gresta fare le carte ai bianconeri ed al campionato: coach esperto e navigato, fine conoscitore delle dinamiche del mercato, con lui parliamo di quello che potrebbe essere il destino che attende la compagine di coach Sacripanti.
Un giudizio globale sul roster allestito da Caserta…
«Visto il ridimensionamento del budget avuto, sono state fatte delle scelte buone e coraggiose per chi non conosce bene il mercato. A mio avviso i giocatori scelti sono veramente buoni e seguono una logica interessante. Sacripanti ha fatto delle scelte intelligenti: meglio prendere gente con fame in Italia che quelli conosciuti ma di seconda fascia».
Su quale giocatore della Juve è possibile scommettere un centesimo come possibile rivelazione e perchè?
«Scommetto, anche più di un centesimo, su Efejuku perchè è un atleta vero ed è abbastanza affamato. Ha grandi qualità: visto che Pino e il suo staff sono abili a migliorare i giocatori a disposizione credo che lui posso crescere ancora pur partendo da una buona base. Ma anche Andre Smith mi piace molto: ha fatto un super campionato in Turchia, è molto versatile e sa fare canestro in tante maniere».
La politica del risparmio effettuata quasi da tutti a cosa ha portato? I costi si sono abbassati o è stato il solito mercato?
«Non ho potuto operare sul mercato in maniera diretta ma la recessione si è sentita maggiormente in LegaDue. In A molte squadre piangevano e poi hanno costruito delle ottime compagini. La politica del piangere è strumentale ma fanno bene a farla, alla fine tutti hanno cacciato bei soldi per allestire roster di qualità. Il ridimensionamento c’è stato altre figure tipo allenatori e dirigenti; il mercato dei giocatori è cambiato veramente di poco».
Che campionato sarà? Siena e Milano avanti a tutte e dietro il deserto?
«Qualcos’altro scappa sempre fuori di sicuro. Cantù, dovendo fare anche l’Eurolega, può risentire del doppio impegno che impone un roster più attrezzato. Dietro ci sono tante squadre che possono essere la sorpresa; non ci sarà il vuoto dietro Milano e Siena, ma come tutto il mondo dice la finale dovrebbe essere proprio questa».
La possibile rivelazione del campionato ed il giocatore su cui puntare…
«Scelgo Montegranaro: compagine costruita con nomi interessanti ed una panchina che si è stata rinforzata in maniera pesante. E’ completa ed è profonda: non so se sarà la Cantù dello scorso campionato o la Caserta di due anni fa, ma i presupposti ci sono tutti. Per quanto riguarda il giocatore, essendo un amante della LegaDue scelgo di sicuro Hickman: è un grande colpo, visto che è capace di essere protagonista anche in A».