E’ tornato nella sua Roma per sposare la rivoluzione tecnica avvenuta nella Capitale. Ha accettato la sfida di essere al fianco di Lino Lardo su una delle panchine più roventi, da sempre, della nostra pallacanestro. Una sfida che non spaventa Marco Calvani, coach navigato che, in carriera, ha avuto a che fare con situazioni ben più complicate di questa. Con lui analizziamo la situazione della Juve e del campionato italiano.
Un giudizio globale sul roster allestito da Caserta, anche qui c’è stata una vera rivoluzione…
«Credo che il primo punto sul quale soffermarsi siano i grandi cambiamenti effettuati dallo staff e dalla società. Cambi radicali che ogni tanto servono per ridare vigore e nuova linfa a tutto l’ambiente. Per quanto riguarda Collins non ha bisogno di presentazioni, l’esperienza italiana parla per lui. Per Efejuku speriamo che marcarlo non sia difficile come pronunciare il suo nome e cognome, agli speaker di tutta Italia l’arduo onere: scherzi a parte, l’università di Providence è un ottimo biglietto da visita. La sua esperienza europea lo vede già con quattro differenti team alle spalle, quindi non dovrebbe subire l’effetto novità. Maresca, Doornekamp e Righetti sono ormai delle certezze, sai quello che ti possono dare ed ormai sono dei ‘veterani’. Smith è un giocatore estremamente interessante che stavo seguendo per la mia Virtus. Fletcher con Ciorciari Maresca e Righetti rappresentano i giocatori con maggiore esperienza e che potranno dare quel quid in più attingendo proprio dalla loro carta d’identità. Credo che le novità siano veramente tante e potrebbe essere proprio questo aspetto l’elemento di forza della Juve, guidata dalle mani sapienti del duo Sacripanti-Oldoini. Novità che potrebbe portare tanti sorrisi alla tifoseria casertana».
Su quale giocatore della Juve è possibile scommettere un centesimo come possibile rivelazione e perchè?
«La rivelazione sarà Andre Smith: un giocatore solido, concreto che ha la doppia dimensione quale sua arma principale».
La politica del risparmio effettuata quasi da tutti a cosa ha portato? I costi si sono abbassati o è stato il solito mercato?
«In generale, la situazione economica dei paesi ha portato ad una contrazione dei budget, salvo rarissime situazioni. Sicuramente i budget sono calati, tutti si rendono conto della situazione di estrema difficoltà e questo, forse, permetterà alle società di operare con maggior raziocinio senza pericolosi colpi di testa».
Che campionato sarà? Siena e Milano avanti a tutte e dietro il deserto?
«Per il prossimo campionato ci saranno tre squadre che faranno per conto loro, Siena Milano e Cantù anche se, per i brianzoli, bisognerà testare la decisione di mettere la squadra nei ‘driver’ italiani. Dietro ci sarà la sorpresa del campionato e poi tutte le altre più o meno alla pari, salvo uno o due club dietro a tutti. Quindi tante squadre a lottare per quattro posti da play off».