Il nuovo corso del San Nicola 2009, Domenico Scagliarini: “Sempre più vicini al nostro obiettivo. Grazie a chi ha creduto in me e mio fratello”



Domenico Scagliarini preparatore del San Nicola 2009

Successo esterno per il San Nicola 2009 sul campo del Dugenta. Queste le dichiarazioni del preparatore atletico Domenico Scagliarini. Una vittoria praticamente mai in discussione, fatta eccezione per i minuti finali del primo tempo: quali ritiene possano essere stati i passi in avanti più significativi compiuti dalla squadra nelle ultime settimane e quali invece gli aspetti del gioco che ancora non la convincono a pieno?

“A Dugenta la squadra ha avuto l’approccio alla partita che il mister aveva chiesto, cioè essere subito aggressivi e imporre il nostro gioco; non a caso il gol che ha sbloccato l’incontro è arrivato nei primissimi minuti e se non fosse stato per qualche errore di troppo avremmo avuto l’occasione di farne almeno altri tre. Il Dugenta ci ha puniti sull’unica distrazione difensiva, costringendoci al pari nei primi 45 minuti. Nella ripresa, e qui si è visto come il lavoro svolto durante la settimana cominci a dare i suoi frutti, la squadra è partita a testa bassa, volendo e ottenendo i tre punti. In definitiva nel secondo tempo in campo c’è stata una sola squadra: il San Nicola. Nella mia veste di preparatore atletico non posso che essere soddisfatto di come la squadra ha retto fisicamente per tutti i novanta minuti, nonostante la giornata molto calda. Al mio approdo a San Nicola avevo dovuto fare i conti con un gruppo sfiduciato, poco consapevole delle proprie potenzialità, ma soprattuto non al meglio sotto il profilo atletico. Devo dire che ora i ragazzi hanno ritrovato morale, si applicano con serietà nelle sedute di allenamento e nella parte didattica delle esercitazioni tattiche, infatti il gol del raddoppio è arrivato su uno degli schemi provati in allenamento e sono migliorati moltissimo atleticamente. Certo c’è ancora molto da migliorare, ma sono stati già fatti progressi notevoli”.



Rispetto alle ultime uscite la squadra è apparsa in recupero soprattutto sul piano fisico, è uno degli aspetti sul quale avete focalizzato maggiormente la vostra attenzione?

“Io credo che un preparatore atletico sia un po’ come un meccanico che cura il motore di un’auto. Personalmente punto molto sulla cura dell’aspetto atletico perché ritengo che il gioco del calcio richieda l’esecuzione di movimenti eseguiti a velocità massimale o quasi, che devono essere realizzati per un numero frequente di volte durante l’intero arco della durata di una gara. Grazie alla mia esperienza maturata sul campo, adotto un mio microciclo settimanale per allenare le principali capacità condizionali. Cerco di variare il più possibile il tipo di esercitazioni al fine di non rendere noiosa la seduta. In queste categorie non è facile fare il mio mestiere dovendo fare i conti con fattori come il tempo a disposizione, le attrezzature, il terreno di gioco e cosa non marginale, il fatto che molti ragazzi arrivino agli allenamenti al termine di intense giornate lavorative; per questo le sedute vengono preparate almeno 24 ore prima, facendo attenzione soprattutto a dosare i carichi di lavoro e a concatenare le varie esercitazioni al fine di evitare infortuni muscolari. Senza un’adeguata preparazione fisica difficilmente un giocatore può ambire ad una buona performance, anche quello tecnicamente più dotato. Come dico sempre, le vittorie sono il frutto del lavoro fatto durante la settimana”.

Sette punti nelle ultime quattro partite e un incontro che settimana prossima di vedrà affrontare in casa il fanalino di coda Foglianise, ritiene che la salvezza anticipata possa considerarsi a portata di mano?

“Questo ultimo successo ci ha permesso di portare a +7 il vantaggio dalla zona play out, ma nonostante questo è ancora presto per tirare le somme. Il Capua è squadra ben attrezzata e i risultati del girone di ritorno confermano la sua pericolosità. Inoltre lo stesso match col Foglianise può sembrare “semplice” solo all’apparenza: i beneventani verranno a San Nicola a caccia dei tre punti per evitare la retrocessione diretta.

Infine ci terrei a ringraziare la società per aver creduto in me e mio fratello; qui ho trovato persone eccezionali, dal presidente Beniamino Bernardo, a tutti i dirigenti e un’armonia e una serenità che ti permettono di lavorare in modo ottimale. Un grazie anche ai giocatori, ragazzi seri ed educati che mi stanno seguendo con tanto impegno.

Stefano Casella

 


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