Una sconfitta da cui ripartire. Può sembrare paradossale ma se sei l’ultima, con un solo punto in classifica, e riesci quasi a rimontare due gol alla capolista non può che essere diversamente. E’ quello che succede al Vitulazio che, sabato scorso, ha sfiorato la grande impresa contro il Casoria, in quella che a tutti sembrava una partita dall’esito scontato e che invece si è chiusa con la capolista costretta a difendere il 2-1.
Archiviata la delusione del risultato, però è giusto trovare conforto nella prestazione. “Dopo una prestazione del genere – dice l’allenatore Ernesto Geloso – dispiace perdere: i miei ragazzi hanno dato tutto quello che avevano in campo. Sulla carta era una sconfitta da mettere in conto ma sapendo come avevamo lavorato e cosa si era costruito durante la sosta speravamo in un risultato migliore. E infatti la squadra ha risposto benissimo: ci abbiamo provato fino all’ultimo e questo mi rende molto fiducioso per il prosieguo. La salvezza è un obiettivo difficile ma finché l’aritmetica non ci condanna dobbiamo crederci, come io ci ho sempre creduto, fin dal primo giorno”.
Quindi quale può essere l’obiettivo del Vitulazio? “In questo momento – risponde il tecnico – dobbiamo provare a raggiungere il Real San Nicola. Poi dobbiamo ridurre il distacco dalle altre per conquistare il diritto a giocarcela fino alla fine, passando per i play-out. Con questa squadra, e recuperando le pedine che ancora oggi mancano, possiamo giocarcela con tutti. Mostrando la mentalità di sabato e giocando senza paura avremo buone possibilità”.
Insomma Geloso è soddisfatto anche della squadra a disposizione. “Sì, anche se stiamo cercando ancora qualcosa: qualche ‘under’, per esempio, visto che sono pochi. Poi sono convinto di avere una buona squadra. E magari, con un pizzico di fortuna, recuperando anche gli attuali indisponibili, avrò anche la possibilità di qualche cambio”.
Ma l’allenatore è anche soddisfatto del lavoro svolto. “Guardare la classifica senza tutta la rosa a disposizione era inutile. Ora è arrivato il momento di pretendere dalla squadra: domenica a Ponte, voglio la stessa squadra che ha giocato contro il Casoria. L’ho detto ai ragazzi: guai ad abbassare la guardia ed a non credere nella salvezza. Ma sono sicuro che non succederà: me lo ha dimostrato la risposta della squadra quando, contro la capolista, è andata sotto 0-2”, chiude.